domenica 28 settembre 2014

Israele a sorpresa dice NO alle sanzioni alla Russia: “aumenteremo l’export”

 Israele a sorpresa dice NO alle sanzioni alla Russia: “aumenteremo l’export”

di Max Parisi

Fonte: Il Nord

SANZIONI UE CONTRO LA RUSSIA, ANZI ”AUMENTEREMO L’EXPORT CON MOSCA E BRUXELLES NON INTERFERISCA”

Il ministro dell’Agricoltura di Israele, Yair Shamir, in un’intervista all’agenzia di stampa nazionale russa Ria Novosti, ha detto che Israele non applichera’ le sanzioni contro la Russia previste dalla Unione Europea e continuera’ ad esportare verso Mosca i suoi prodotti agricoli. Shamir ha affermato che tra le ragioni di questa decisione vi e’ il boicottaggio europeo contro le merci israeliane prodotte nella West Bank.

Gia’ il 10 settembre, quando le sanzioni europee contro Mosca avevano ottenuto come risultato il boicottaggio lanciato da Putin contro i prodotti agroalimentari provenienti dalla UE, il ministro dell’Agricoltura israeliano aveva garantito a Mosca che “Israele avrebbe riempito quel vuoto”, con i suoi prodotti alimentari.

“Prima di tutto”, ha detto Shamir, “io non avverto le pressioni UE e nemmeno le vedo. Si tenga conto che ultimamente gli europei stanno mettendo in atto un boicottaggio dei nostri prodotti. E’ cosi’ che deve andare? Boicottano noi, e noi non dovremmo aiutare qualcun altro? Non e’ possibile. Non si puo’ fermare il commercio con Israele, da un lato, e dall’altro chiederci di fermare i nostri commerci con la Russia. Non e’ certo questo il modo per collaborare assieme. Gli europei devono decidersi”.


Shamir ha descritto le sanzioni europee contro la Russia come un’opportunita’ per Israele, sottolineando che Israele e’ pronta a triplicare le esportazioni dei prodotti agricoli verso Mosca, passando dagli attuali 325 milioni di dollari, ad un miliardo di dollari l’anno. “Anche se si riducessero le sanzioni contro la Russia”, ha proseguiro Shamir, “credo che i nostri prodotti continueranno ad affluire verso la Russia. Sara’ piu’ facile fare accordi con noi, meno costoso e piu’ stabile, e senza alcun vincolo politico su cio’ che si puo’ fare e cio’ che non si puo’ fare”.

Le dichiarazioni del ministro dell’Agricoltura israeliano sono comparse sul sito in lingua inglese dell’agenzia Ria Novosti, e hanno subito messo in allarme le burocrazie di Bruxelles, che hanno chiesto conto all’Ambasciata d’Israele. Dopo l’incontro tra i vertici della burocrazia della UE e i vertici del ministero degli esteri israeliano, pare che al il ministero dell’Agricoltura, sia stato chiesto da Bruxelles di non fare piu’ simili commenti.

Ma a astretto giro nella giornata di oggi dal ministero dell’Agricoltura israeliano e’ venuta questa tagliente risposta, rivolta ai vertici dell’Unione Europea: “il ministro non ha espresso un’opinione. Ne’ intende intervenire nel conflitto tra Russia e Unione Europea. Il ministro lavora per espandere le esportazioni agricole alla Russia, esattamente come fa in altri mercati, per concretizzare il potenziale economico di Israele. E continuera’ a farlo, esclusivamente sulla base del commercio, non della diplomazia”.

Saluti da Tel Aviv, burocrati di Bruxelles…

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