lunedì 15 settembre 2014

I ‘banderisti’ del PD, ovvero come il PD finanzia i neonazisti ucraini

Alessandro Lattanzio, 15/09/2014

Fonte: Aurora sito

Mauro Voerzio
Mauro Voerzio
Fabio Prevedello, Mauro Voerzio e Matteo Cazzulani sono attivisti e propagandisti del golpe naziatlantista a Kiev, e sotto la protezione dell’intelligence della NATO (Gladio), i tre soggetti tramite l’organizzazione “Associazione Nazionale Italia Ucraina Maidan”, organizzano in Italia la raccolta di fondi destinati alle bande paramilitari della Guardia nazionale ucraina. Tali figuri, in sostanza, chiedono agli italiani di finanziare le stragi commesse dai neonazisti galiziani contro le popolazioni russofone ucraine (Odessa, Donetsk, Slavjansk), e responsabili dell’assassinio e della scomparsa di centinaia di dissidenti anti-golpisti.
Va ricordato che la guardia nazionale, che tali banderisti piddini vogliono finanziare, è responsabile della scomparsa di almeno 200 persone che ha sequestrato:
“Il 13 settembre, fonti di Novorossija hanno annunciato che: ‘Lo scambio di prigionieri è in stallo a causa del fatto che nel corso della registrazione nelle celle del servizio segreto ucraino (SBU) e nelle gabbie dei battaglioni neonazisti (guardia nazioonale), non sono state trovate numerose persone indicate sulle liste ufficiali (dei prigionieri) presentate dal regime di Kiev alle autorità di Novorossija. L’SBU ha riferito che ‘queste persone non sono più nelle sue mani’. Ciò significa che dopo essere state sequestrate, queste persone sono morte per le torture o sono state giustiziate. I battaglioni (comandati da Arsen Avakov, “ministro degli Interni” di Kiev) si sono particolarmente distinti negli omicidi dei prigionieri. I battaglioni della guardia nazionale praticano la tortura ed esecuzioni extragiudiziali dei prigionieri sospetti sostenitori delle milizie di Novorosssija. Ora a Kiev si cerca di trovare un modo rapido per uscirsene da tale situazione. Un”opzione’ sarebbe dichiarare che i prigionieri di guerra scomparsi sono ‘fuggiti'; un’altra sarebbe annunciare che i prigionieri “scomparsi” si sono pentiti e si rifiutarono di tornare” (un linguaggio menzognero assai consonante con quello della spia neonazista Voerzio quando esalta Majdan e accusa Putin d’infangare la nobile rivolta ‘spontanea’ di Majdan). Si parla di almeno duecento persone”. 24 ore prima della diffusione di tale notizia, Arsen Avakov che guida i suddetti battaglioni della guardia nazionale (era con il battaglione neonazista Azov a Marjupol) dichiarava sulla sua pagina personale di Facebook: ‘Abbiamo preso due volte e imprigionato ‘Topaz‘. La prima volta la Corte di Kharkov l’ha messo agli arresti domiciliari, da cui è fuggito e dopo aver occupato la sede dell’SBU di Lugansk, combatté nella banda di Girkin (Strelkov). Poi l’abbiamo ripreso di nuovo e fu rilasciato dal carcere su richiesta della Procura della Repubblica (!!!) … Questa è follia, abbaglio… Quello che vedo è violare il buon senso a Kharkov, che aiuta i traditori, e il tradimento di Kharkov verso Euromaidan. Da ministro degli Interni del governo ucraino, non capisco e non accetto tali decisioni a Kharkov. Non capisco come tali decisioni possono essere prese. Penso che sia criminale, inaccettabile per l’Ucraina!’ Quindi, 200 prigionieri, la cui esistenza è stata ufficialmente confermata da Kiev sono scomparsi improvvisamente, e poco prima di ciò, Avakov sfogava la sua rabbia secondo cui i prigionieri che avevano non dovevano essere rilasciati. Confessione pubblica di un crimine contro l’umanità commesso dal ministro degli Interni ucraino Arsen Avakov. Sarebbe opportuno per la Russia e la Novorossija avviare immediatamente un’indagine. A tal proposito, in un’intervista Avakov disse che se sapeva come gli eventi si sarebbero svolti nel sud-est dell’Ucraina, avrebbe fatto saltare l’edificio dell’amministrazione di Donetsk con i sostenitori della federalizzazione all’interno.”
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Mercenario della Guardia nazionale
Mauro Voerzio, che si presenta come tour operator*, partecipa fin dall’inizio ai tumulti banderisti di Majdan, probabilmente è l’ennesimo ‘gladiatore’ che, grazie alla protezione dei servizi segreti italiani (“l’unico italiano accreditato all’ambasciata italiana di Kiev”), viene sempre contattato dai mass media italiani per dettare la propaganda e la disinformazione da diffondere in Italia riguardo il golpe neonazista in Ucraina. Conclude i suoi interventi con lo slogan neonazista “Slava Ukraina!
Matteo Cazzulani, “responsabile per i rapporti del Partito Democratico metropolitano milanese” è il delegato del PD per “i rapporti con il dissenso ucraino” (oggi dovrebbe aggiornarsi, “per i rapporti con i golpisti al potere a Kiev”), ha “fatto parte della missione a Kiev del vicepresidente del parlamento europeo Gianni Pittella”. Quindi, il braccio destro dell’eurodeputato filo-golpista piddino Pittella organizza il finanziamento di bande armate e squadroni della morte in Ucraina responsabili dell’assassinio di centinaia di veri dissidenti anti-golpisti.L’inglobamento dell’Ucraina nell’Unione Doganale Eurasiatica mette a serio repentaglio la sicurezza energetica ed economica dell’UE, che vedrebbe naufragare la possibilità di rafforzare la propria economia tramite l’integrazione di un Paese dalle enormi potenzialità umane, agricole, industriali come l’Ucraina”, si legge sul blog cazzulesco, dall’inecquivocabile nome “La voce arancione”. In sostanza, lo scopo del golpe majdanista viene qui dichiarato apertamente e nettamente: saccheggiare e devastare l’Ucraina a vantaggio delle potenze occidentali.
Pittella e Cazzulati
Pittella e Cazzulani in viaggio di piacere a Kiev, alla vigilia del golpe di Gladio
Fabio Prevedello, “esperto dell’Ucraina”, altro probabile ‘gladiatore’, partecipa da subito, assieme a Voerzio, al golpe di Kiev “euromaidan”, fondando a Milano “Euromaidan Lombardia” e l’associazione “culturale” Europea Italia-Ucraina Maidan. Quindi un sodale di Voerzio.
Ricordo, ancora, che tutti costoro, spie, esponenti del PD, ‘docenti’ universitari, assieme alla russofoba e squallida giornalista Anna Zafesova, hanno partecipato ad un evento, la ‘Festa dell’Unità Ucraina‘, il cui scopo ‘umanitario’ reale era raccogliere fondi per l’organizzazione paramilitare neonazista ‘Guardia Nazionale dell’Ucraina’, a cui aderisce il famigerato battaglione, del pedofilo Ljashko e del mafioso Kolomojskij ,’Azov‘; tutti colpevoli di omicidi, stragi, torture a civili e prigionieri, ed altri crimini contro l’umanità.
wpid-1405369227049Pittella non è stato l’unico esponente del PD a partecipare ai preparativi del golpe naziatlantista a Kiev: il 10 febbraio 2014, Federica Mogherini, non ancora ministra degli Esteri, si recava a Kiev con una delegazione “dell’Assemblea parlamentare della NATO, per incontrare rappresentanti di tutte le forze politiche (tutte?) … e poi Ong, società civile variamente organizzata, giornalisti.” In sostanza stava partecipando attivamente alla costruzione del golpe di Gladio in Ucraina, contro il presidente eletto Janukovich. “Poco più in là, al di là della piazza, altre barricate proteggono i palazzi del potere, il Parlamento ed il palazzo presidenziale, con blindati e forze di polizia. É qui che passiamo la giornata, in un Parlamento che sembra essere stato aperto solo per noi – e probabilmente é proprio così“. “Ma c’é anche il racconto di un giovane deputato di uno dei partiti di opposizione che, dopo aver richiamato la necessità della non violenza e del dialogo nel corso dell’incontro, nella pausa per il pranzo ci spiega con disinvoltura inconsapevole che stanno mettendo su un esercito parallelo, strutturato non solo a Kiev e non solo per difendere la piazza“. Mogherini e gli altri gerarchi della NATO si erano recati a Kiev ad organizzare le forze naziatlantiste, ovvero Gladio, in vista del golpe che venne attuato il 22 febbraio. E non solo, ma a preprare le forze per reprimere l’opposizione al piano nazi-atlantista e, soprattutto, per distruggere le regioni orientali russofone e filorusse. Ciliegina sulla torta, “E sì, certamente la Russia di Putin ha rivitalizzato un atteggiamento di egemonia regionale che accentua la competizione con “l’Occidente”, senza dubbio alcuno“. Non è un caso che Mogherini, da ministra degli Esteri dell’UE sia all’avanguardia nella nuova crociata contro la Russia, definendola ‘non più un partner strategico dell’Europa’. No, per Mogherini Mosca non è mai stata un partner strategico dell’Europa, perché non è mai stata un partner strategico della NATO, vero referente e creatore di Federica Mogherini, commissaria agli Esteri dell’Unione Europea. BlogMog

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