di Antonio Mazzeo Fonte: Antonio Mazzeo
Oltre
duecento paracadutisti statunitensi stanno per essere trasferiti in
Ucraina per partecipare ad una vasta esercitazione militare
multinazionale. I parà appartengono tutti al 173rd Airborne Brigade Combat Team, il reparto d’élite aviotrasportato dell’esercito Usa di stanza a Vicenza. I war games si terranno dal 16 al 26 settembre nella parte occidentale del paese; le unità statunitensi raggiungeranno l’International Peacekeeping and Security Center di Yavoriv
con voli cargo che decolleranno dalla base aerea di Aviano (Pordenone).
Quella della 173^ brigata aviotrasportata di Vicenza sarà la prima
presenza di truppe Usa in territorio ucraino dopo lo scoppio del
conflitto interno.
L’esercitazione
prenderà il nome di “Rapid Trident” e vedrà la partecipazione di 1,300
militari di 15 nazioni (Ucraina, Azerbaijan, Bulgaria, Canada, Georgia,
Germania, Gran Bretagna, Lettonia, Lituania, Moldavia, Norvegia,
Polonia, Romania, Spagna e Stati Uniti). “Saranno eseguite operazioni di
peacekeeping, trasporto mezzi, pattugliamento, individuazione e
disattivazione di materiale esplodente”, ha riferito il portavoce del
Pentagono, colonnello Steve Warren. “L’esercitazione si terrà a Lviv,
al confine con la Polonia, e contribuirà a promuovere la stabilità e la
sicurezza regionale, rafforzare la partnership e favorire la fiducia
con gli alleati, mentre migliorerà l’interoperabilità tra
il Comando delle forze Usa in Europa USAREUR, le unità terrestri
dell’Ucraina e altri paesi Nato”. Il Pentagono ha annunciato inoltre di
aver consegnato alle autorità di Kiev nuovi aiuti militari “non letali”,
tra cui “caschi protettivi, dispositivi
robot anti-esplosivi, sacchi a pelo, uniformi, sistemi di
radiocomunicazione, giubbotti antiproiettile e kit sanitari”.
“Rapid
Trident” era stata programmata inizialmente per il mese di luglio, ma
il Comando di US Army in Europa aveva poi deciso di spostarla a
settembre. L’esercitazione viene condotta annualmente in Ucraina sin dal
1995, anche se originariamente vedeva schierate solo unità nazionali e
statunitensi. L’ultima edizione si è tenuta nel luglio 2013 e ha visto
partecipare oltre un migliaio di militari di 17 paesi (Stati Uniti,
Ucraina, Armenia, Azerbaijan, Bulgaria, Canada, Danimarca, Georgia,
Germania, Gran Bretagna, Moldavia, Norvegia, Polonia, Romania, Serbia,
Svezia e Turchia). Anche lo scorso anno hanno preso parte a “Rapid
Trident” i paracadutisti del 173rd Infantry Brigade Combat Team di
Vicenza, portando a termine oltre 300 lanci da elicotteri e aerei e
l’addestramento delle unità ucraine al trasporto mobile aereo.
L’esercitazione fu monitorata da “ispettori” del Comando per le forze
terrestri della Nato di Izmir (Turchia).
In
est Europa sono in corso altre importanti esercitazioni dell’Alleanza
Atlantica con palesi obiettivi anti-russi. In un ampio territorio
comprendente la Germania orientale e le Repubbliche baltiche, si svolge
“Steadfast Javelin II”, a cui partecipano centinaia di militari di 13
paesi (Bulgaria, Canada, Germania, Gran Bretagna, Repubblica Ceca,
Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovenia, Stati Uniti e
Italia, quest’ultima con i paracadutisti della Brigata “Folgore”), più
due nazioni della Partnership for peace, Bosnia Erzegovina e
Serbia. Una dozzina di cacciabombardieri F-15 e 180 militari
statunitensi, provenienti dalla base di Lakenhealth (Gran Bretagna),
sono impegnati invece in Bulgaria in un’esercitazione bilaterale di due
settimane con le forze aeree locali. Da ottobre sino alla fine dell’anno
si terrà invece una vasta esercitazione terrestre in Polonia e nelle
Repubbliche baltiche a cui prenderanno parte 600 unità della 1^
Divisione cavalleria di US Army, proveniente da Fort Hood (Texas), con
carri armati M-1 “Abrams”, blindati e velivoli corazzati.
Al
Comando Nato di Bruxelles si approntano intanto i programmi per
trasferire stabilmente in Europa orientale uomini e mezzi dell’Alleanza.
Al recente vertice in Galles, è stata approvata la creazione di una
forza di pronto intervento con “punte di lancia” (Spearhead), capaci di
entrare in azione nel giro di 48 ore, con il supporto di aviazione,
marina e forze speciali. La task force avrà a disposizione basi
permanenti, depositi di munizioni e carburante e tutte le infrastrutture
di supporto necessarie, nei paesi Nato prossimi alla frontiera con la
Russia. Saranno avviate presto attività addestrative delle unità
speciali e di pronto intervento dell’Europa orientale. Il governo
polacco ha formalmente chiesto a Washington di trasferire stabilmente in
Polonia perlomeno un gruppo di volo con cacciabombardieri F-16 a
capacità nucleare, di stanza oggi ad Aviano. Il presidente della
Romania, Traian Basescu, ha annunciato che prossimamente un contingente
di 200 militari Nato, tra piloti, meccanici e tecnici di manutenzione di
velivoli aerei sarà stazionato in uno scalo militare rumeno. Bruxelles
ha infine dato un colpo di acceleratore al programma di allargamento
Nato a Macedonia, Montenegro, Georgia, Bosnia-Erzegovina, Serbia e,
ovviamente, all’Ucraina.
Il
173rd Airborne Brigade Combat Team di Vicenza è stato impiegato nei
principali scacchieri di guerra mediorientali, in particolare in Iraq e
in Afghanistan, dove più di un centinaio di suoi militari hanno perso la
vita. Da qualche mese, i comandi generali della brigata e quattro
battaglioni (due provenienti dalla base di Bamberg, Germania e due dalla
base vicentina di Camp Ederle) sono stati trasferiti nel nuovo hub
logistico-militare realizzato all’interno dell’ex aeroporto “Dal Molin”
di Vicenza, rinominato “Camp Del Din”. I lavori infrastrutturali,
avviati nel 2008, hanno comportato una spesa di 289 milioni di euro.
Sono stati realizzati, in particolare, 31 nuovi edifici destinati a
caserme-alloggio per 2.000 militari, magazzini, spazi operativi,
officine di manutenzione velivoli, uffici e centri comando, due
parcheggi multipiano per 800 auto e 50 motocicli, diversi centri
sportivi. Con il trasferimento al “Dal Molin” dei due battaglioni della
173rd Airborne Brigade provieniti dalla Germania, il numero dei soldati
Usa a Vicenza ha raggiunto le 4.000 unità.
Nessun commento:
Posta un commento