Controllo totale
di Gianluca Donati
Fonte: Giornale del Ribelle
Chissà quanti cittadini in Italia e in Europa sanno che nel 2007 è stato firmato il trattato di Velsen, ratificato al Senato il 28 aprile 2010
con la legge 84 del 14 maggio 2010 che, di fatto, sancisce l’esistenza
della Eurogendfor, gendarmeria europea sovranazionale. Chissà quanti
sono a conoscenza del fatto che questa forza poliziesca europea, non è
soggetta alle leggi dei tribunali nazionali e che Inghilterra e Germania
sono escluse, in quanto la stessa gendarmeria non può agire in queste
due nazioni. In pratica stanno creando – con la complicità dei
parlamenti nazionali – una nuova “Gestapo”. Proprio in questi ultimi
giorni, si è lavorato per il mandato di arresto europeo. Che cos’è?
Semplice, se un rumeno, per esempio, in Italia compie un’azione che in
Romania è reato, ma in Italia no, finisce in carcere. Ciò non è altro
che il frutto maturo (anzi marcio) dell’universalità del diritto, di
derivazione illuministica, solo che anziché estendere i diritti, rischia
di cancellarli. Supponiamo di giungere a un mandato di arresto
mondiale – cosa tutt’altro che impossibile – e che un cubano gay venga
in Italia a fare sesso con un altro uomo. Che succede? Teoricamente
dovrebbe essere spedito a Cuba per scontare il carcere, in quanto a
Cuba l’omosessualità è reato. Ho fatto solo uno delle migliaia di
esempi che potrei fare. Si procede a tutta velocità verso il Governo
Mondiale, un governo che rischia di essere un insieme del peggio del
comunismo e del nazismo.
Quando
parlo di queste cose, generalmente mi si ride in faccia, negando che
ci sia un reale rischio di un Quarto Reich, invece è proprio questo il
rischio. In particolar modo la Germania sta tentando di realizzare con
l’economia e la finanza, quello che non riuscì a realizzare Hitler con
la Wehrmacht. La crisi economica dell’Europa è usata per mandare
gli Stati nazionali in bancarotta, allo scopo di farli traghettare
nello Stato europeo. Quando questo processo politico unitario sarà
completato, l’Europa non sarà unita solo economicamente, ma lo sarà
anche politicamente, con uno Stato e un governo europeo. Questo Stato-
continente, sarà, di fatto, un impero tecno-finanziario
antidemocratico, e l’Eurogendfor avrà il compito di reprimere con la
forza qualsiasi tentativo di protesta sociale. Quanto accade in Europa,
però, non è che parte di qualcosa di più ampio che si sta muovendo a
livello globale. Andiamo a
vedere quanto accade in Usa; qualcuno si è chiesto come mai
improvvisamente le istituzioni americane si stanno accorgendo delle
“stragi della follia” provocate dalla vendita di armi da fuoco, comprese
quelle d’assalto? In Usa si è sempre dibattuto su questa questione,
non si è mai giunti a una conclusione, ma adesso sembra che qualcosa
stia cambiando. Come mai? Sono forse aumentate le stragi? A prescindere
dalla propaganda, direi che statisticamente siamo nella solita media.
La verità è che si sta cavalcando le notizie delle stragi, allo scopo
di trovare una motivazione che consenta al governo americano di
disarmare il suo popolo. Per quale motivo? Semplice, considerando la
gravità della crisi economica in Usa e nel mondo, si prevede che possa
compiersi un’insurrezione popolare in America e forse nel mondo. A
dire il vero è molto probabile che queste rivolte siano volute
dall’elite globale, allo scopo di creare un caos globale, in grado di
sgretolare le unità nazionali e farle convogliare nel Nuovo Ordine
Mondiale, ovverosi, un Governo dittatoriale globale. Basta vedere un film come “Il cavaliere oscuro: il ritorno” di Christopher
Nolan, per averne una conferma. Nessuno nega l’indiscusso talento
visionario del regista, né il fatto che il film in questione sia ben
girato. Non si nega neppure a Nolan il diritto di credere nelle sue idee
e nei suoi valori e anzi, possiamo affermare con certezza che questo
genere di film – in forte aumento in Usa – rappresentano una boccata di
ossigeno, all’interno della soffocante egemonia culturale “Liberal” che
domina da troppo tempo ormai. Però è inutile che Nolan neghi che il
film contenga un significato ideologico: il personaggio di Bane
rappresenta l’anarchia e il male, ma è un male “necessario”, perché da
questo caos sorgerà il Nuovo Ordine Mondiale, imposto dal “reazionario”
Batman, che è il bene. Il film sembra influenzato da idee
“relativistiche”, dove bene e male sono parte della stessa realtà.
Punto di vista interessante e in parte anche vero, però che si dica
esplicitamente: è tecno-nazismo, bellezza! Hollywood sembra volerci
abituare all’ineluttabilità dell’evento imminente, in realtà creato ad
arte dalle élite mondiali.
Ma
quale sarebbe questo “bene supremo” necessario che giustificherebbe le
guerre, le violenze, le crisi economiche, che stanno distruggendo
stati, nazioni, popolazioni, in virtù di questo Nuovo Ordine Mondiale?
Un’idea di come potrebbe essere questo paradiso terrestre ci è
suggerito da una delle ultime orripilanti notizie che è circolata: la
riforma Obama – già approvata – sancirebbe l’introduzione del chip
RFID, un microchip che sarebbe installato dentro il corpo umano e che
conterrebbe al suo interno non solo i nostri dati sanitari, ma anche il
nostro conto bancario. Si delinea un futuro alla Orwell, dove
l’individuo è annullato e risucchiato all’interno di un processo di
omologazione, un collettivismo assoluto nel quale nulla di privato e
d’intimo è più consentito. Non c’è bisogno di molte spiegazioni
per dimostrare che una simile prospettiva è mostruosa, ma chiediamoci
se c’è il rischio che ciò possa avvenire anche in Italia. Se
consideriamo l’idea di Monti, Bersani e Vendola, concordi nel portare
il limite massimo di utilizzo del contante a cinquanta Euro, e se
consideriamo che circolano voci secondo le quali il loro obbiettivo
finale sarebbe quello di arrivare ad abolirlo completamente, possiamo
legittimamente temere che dall’obbligo di pagamento esclusivamente con
carta di credito all’installazione del chip RFID, il passo non sia poi
così lungo. Mi chiedo se la lotta all’evasione fiscale possa
giustificare l’abolizione del contante o addirittura l’inviolabilità
del proprio corpo. Chi scrive quest’articolo non ha mai posseduto una
carta di credito, né un conto in banca. È evidente che se il contante
fosse abolito, sarei costretto a cambiare abitudini. Posso essere
libero di non voler possedere carte di credito o conti in banca? È
democratica una società che obbliga ad aprire un conto in banca –
facendo, di fatto, un favore alle banche – e pagare con carta di
credito? E ancora: se voglio fare l’elemosina a un mendicante, come
faccio? E mi sia consentito: se una persona vuole andare con una
prostituta, come fa? È evidente che in tal caso la carta di credito
sarebbe bloccata, non limitandosi a trasformare un’azione immorale in un
reato penale, ma, di fatto, rendendola impossibile da compiere. La
carta di credito – e peggio ancora – il chip, non sono solo mezzi per
spiarci, per sapere in ogni istante, quanti soldi abbiamo, come li
abbiamo avuti e come li spendiamo. Se per esempio compro un libro di
tizio, anziché di Caio, se finanzio un partito, se pago una prostituta,
se ho il vizietto di bere o fumare, se sono un filantropo, ecc, tutte
cose che dovrebbero rimanere leggibilmente questioni personali. Ma ancor
peggio, l’obbligo della carta di credito o il chip, consentirebbero
alle oligarchie tecno-finanziarie, di avere il controllo assoluto sul
nostro potere d’acquisto: sono loro che controllano la nostra carta o il
nostro chip e se non ubbidiamo a lorsigori, disattivano, e noi non
possiamo più accedere al nostro conto. Sarebbe la più orrenda e la
più materialistica delle dittature della storia. Di fronte ad una
prospettiva simile, non ci possano essere “vie di mezzo”, il “passaggio
al bosco” jungeriano deve essere assoluto. Alla dittatura totale, si
risponde con la ribellione totale!
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