sabato 27 settembre 2014

Ecco come a Napoli i Black bloc vogliono fare la festa a Draghi e ai banchieri



Ecco come a Napoli i Black bloc vogliono fare la festa a Draghi e ai banchieri 
di Pietro Di Michele
Fonte: Le Formiche
È da tredici anni, precisamente dal No global forum del marzo 2011, che non si assisteva a una mobilitazione simile a quella in corso a Napoli, dove black bloc e centri sociali sono pronti a manifestare contro il prossimo incontro promosso dalla Bce nella città partenopea.
LA RIUNIONE DELLA BCE
Il due ottobre, per volontà del governatore Mario Draghi, scrive oggi Il Mattino, si riunirà a Napoli il Consiglio direttivo della Banca centrale europea. Il summit si terrà nella Reggia di Capodimonte, “una sede più protetta, che assicura maggiori garanzie di sicurezza”, dicono in Questura.
CHI ADERISCE
I dieci centri sociali della città, insieme con attivisti di movimenti diversi, si riuniranno per protestare contro la “globalizzazione e le altre politiche restrittive”. Sotto accusa sono la finanza e i banchieri. Il quotidiano napoletano riporta un lungo elenco di artisti che vi hanno aderito, raccogliendo in un filmato il loro appello a partecipare: tra loro Enzo Avitabile, Luca ‘o Zulu, Valerio Jovine, Roy Paci e Clementino, per citarne alcuni. Tutti uniti per sabotare “il vertice dei banchieri e della Troika”. L’invito? “Assediamoli”.
IL VOLANTINO
Nel volantino che circola, si legge sul quotidiano, si parla della Bce “come istituzione antidemocratica che ha guidato l’impoverimento di decine di milioni di persone in tutti i Paesi dell’Unione europea. Tutto per regalare miliardi di euro, in nome della crisi, al profitto di pochi e alla speculazione finanziaria”.
IL CORTEO
Il corteo, prosegue il giornale diretto da Alessandro Barbano, “partirà dai Colli Aminei, scenderà fino alla rotonda di Capodimonte, si arresterà a qualche centinaio di metri dalla Porta Piccola del Museo”.
Alla Questura temono infiltrazioni di violenti e di frange dei black bloc, “come avvenne a Francoforte il primo giugno” durante “Blockupy”. Allora “parteciparono oltre 20mila persone, in testa al corteo c’erano molti tedeschi e italiani. Esplosero incidenti provocati da appena un centinaio di persone incappucciate”, scrive Il Mattino.

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