di Jean Sebastien Schtitzer Lucidi
Fonte: Le Formiche
L’onda delle pseudo rivoluzioni colorate (l’ultima in Ucraina)
pagate dalla finanza d’oltre oceano sbarca anche in Cina, per esattezza
ad Hong Kong, ex colonia inglese.
Questa “sommossa popolare” pilotata si sta verificando stranamente a
seguito di stretti accordi economico-energetico e militare siglati dalla
Cina con la Russia, quest’ultima impegnata attualmente (con il pretesto
ucraino creato ad hoc dall’occidente) in un braccio di ferro nel non
sottomettersi al potere americano esercitato nel resto dei suoi Stati
vassalli (ovviamente Italia inclusa).
Ora l’obbiettivo è la Cina, perchè il governo di un quinto della
popolazione del pianeta sta abbandonando il dollaro in accordo con la
principale potenza euroasiatica, ovvero la Russia, siglando accordi
commerciali e di fornitura di gas pagati in moneta cinese e non più in
dollari.
Ma la finanza americana, Washington ed i politici €uropeisti devono
rendersi conto che questa volta la pseudo rivoluzione telecomandata non
funzionerà perchè davanti hanno il gigante cinese e non la piccola
Tunisia…
E se c’e’ questa voglia di democrazia nel mondo, come mai non ci sono
rivolte popolari in altre zone del mondo dove si registrano gravi
deficit di libertà come nel principale Paese della penisola arabica in
cui è prevista la pena di morte perfino per la pratica della stregoneria
e per le donne è vietato guidare le auto?
Questo Paese arabo, è bene ricordare che rappresenta un alleato
strategico degli americani e dell’ €uropa, quindi la democrazia in
questo caso può attendere, coperta magari da un velo di ipocrisia…
Per il momento aspettiamoci gruppi di ragazze pagate dalla finanza manifestare nude davanti qualche istituzione cinese.
Quindi trattasi di una primavera ad Hong Kong o di un involtino primavera?
Che il teatrino abbia inizio.
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