domenica 28 settembre 2014

Intervista ad un combattente del Donbass

donbass1

di Gianni Petrosillo  

Fonte: Conflitti e strategie


La guerra in Ucraina continua ma con esiti diversi da quelli narrati dai media occidentali. Mentre i nostri giornalisti celebrano l’imminente vittoria delle truppe di Kiev, rimandando giorno dopo giorno il Grande Giorno, la situazione sul campo è molto lontana dalle cronache riportate dai loro quotidiani. Rammentiamo che non ci sono quasi più inviati stranieri nel Donbass e che la stampa internazionale ricorre alle comunicazioni propagandistiche del Governo golpista per delineare la situazione al fronte. Donetsk e Lugansk hanno retto benissimo l’assalto da parte dei regolari e si preparano a contrattaccare a Mariupol e Slaviansk, precedentemente lasciate ai soldati ucraini, in ossequio ad una tattica militare che si sta rivelando efficacissima. Possiamo fornire qualche numero per ristabilire un minimo di verità sulle perdite di apparecchiature ed equipaggiamenti inflitte all’Esercito dai miliziani della Novorossija. I resistenti hanno abbattuto 41 velivoli, tra aerei ed elicotteri. E’ stato un colpo mortale per l’aviazione ucraina la quale risultava già indebolita dalla sottrazione di 39 apparecchi collocati nelle basi in Crimea, entrati nella dotazione delle forze armate locali dopo l’annessione della penisola alla Russia. I Carri armati e i blindati distrutti o sequestrati dalle milizie sono 320, per non parlare dell’artiglieria pesante strappata ai governativi nel corso delle varie battaglie. Grad, obici, cannoni semoventi ed Hurricane sono stati abbandonati dai soldati ucraini in ritirata e recuperati dai miliziani che ora li utilizzano per la loro avanzata. Una disfatta senza precedenti che viene negata dalla Junta e dai pennivendoli della carta stampata, la cui opera di mistificazione ha raggiunto vette inaudite. La credibilità dei mezzi d’informazione nostrani, dopo le vicende ucraine, difficilmente sarà recuperata, mentre i russi si accingono a lanciare Russia Today anche in Francia, investendo circa 60 milioni di euro, al fine di bilanciare un sistema mediatico sotto stretto controllo degli Usa in tutti i Paesi dell’Alleanza atlantica.
Ieri abbiamo intervistato un combattente novorusso per capire come procedono le operazioni nelle zone separatiste. Il quadro che ne viene fuori contraddice i resoconti trionfalistici dei nostri media. Lasciamo a voi il giudizio…



1)    Dove state combattendo con la vostra unità?

Combattiamo a Saur Mogila, elemento geografico con alta importanza strategica.

2)    Puoi spiegare perché è strategico?

Saur Mogila ha rilevanza strategica perché se tenuta è ideale per poter sferrare un contrattacco e riconquistare città come Mariupol

3)    E’ vero che Kiev subisce pesanti perdite su tutto il fronte?
L’esercito ucraino ed anche l’Aviazione ucraina, negli ultimi mesi, hanno perso un enorme quantitativo di mezzi e di uomini, ma non crediate che questa ultima ondata di attacchi contro Doneck e Lugansk sia stata la peggiore, anzi per essere sinceri ci aspettavamo un concentrazione di fuoco continua, cosa che grazie alle enormi perdite subite dai governativi non è stata possibile.


4)    Qual è la situazione dell’esercito della Novorossija?
Alle fila dell’esercito della Novorossija si aggiungono ogni giorno persone che combattono per difendere la loro terra, senza essere pagati. La situazione a livello strategico è cambiata, se prima si conduceva la guerra mettendo in campo poche unità provenienti un po’ da tutto il Donbass, ora è possibile concentrare interi battaglioni nei punti chiave del conflitto. Per questo il morale è alto. Come può non esserlo se ogni giorno decine di soldati ucraini defezionano abbandonando sul campo munizioni di ogni genere? Di questo rafforzamento ringraziamo anche tutti i volontari internazionali presenti sul terreno

5)    Si può ormai parlare di un esercito regolare a tutti gli effetti?
Confermo. Sì, il nostro è un esercito regolare a tutti gli effetti. Esercito che difende il territorio della Novorussia, la quale esiste per volontà del popolo

6)    I militari ucraini stanno dimostrando impreparazione sul campo?
I militari ucraini sono privi di una strategia, lo abbiamo verificato in questi mesi con la totale distruzione delle loro forze sul campo. Quando interroghiamo i soldati fatti prigionieri o quelli che hanno defezionato volontariamente questi ci rispondono che credevano di essere venuti a combattere contro un’invasione straniera, contro ceceni, terroristi o bande di criminali. Vorrei far notare che parliamo di soldati molto giovani e di assoluta inesperienza a livello militare.


7)    Però usano violenza contro i civili…

Ad usare violenza contro i civili sono soprattutto gli elementi ultranazionalisti e fascisti, quelli che vogliono ripulire il Donbass dall’etnia russa. Bombardano la popolazione ma evitano il confronto diretto con l’esercito regolare della Novorussia.


8)    Qual è l’obiettivo di questa guerra dal vostro punto di vista?

L’obbiettivo di questa guerra è la difesa continua dei civili e la liberazione completa del territorio della Novorussia dal fascismo

9)    La Novorossjia comprenderà anche Odessa e Kharkiv?
Si! Libereremo tutti i territori occupati

10)                      State rischiando la vita in tanti, quanti uomini avete perso?
Nella mia unità, nell’ultima settimana di combattimenti, sono stati uccisi 8 soldati, più altri 7 che sono stati feriti

11)                      Kiev vi chiama terroristi ed i giornali occidentali vi descrivono come criminali…
Vorrei ricordare a tutti che non siamo terroristi, criminali o ladri. Siamo gente semplice che difende la propria terra. Ricordo anche che la nostra è una guerra di difesa contro un’aggressione fascista! Eppure abbiamo tutti contro in Occidente, EU, USA e NATO

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