M K Bhadrakumar 7 Settembre 2014
Fonte: Aurora sito

La Russia non può non interrogarsi sulla tabella di marcia della NATO, che dovrebbe ricordarle l’apertura di basi permanenti presso il confine e quanto l’alleanza si propone di avvicinarsi ulteriormente a Ucraina e Georgia, di fatto trascinando questi Paesi sotto le sue ali senza, forse, farne dei membri. Mosca ha preso atto che, come ha detto una dichiarazione del ministero degli Esteri di Mosca, “Il vertice ha adottato la linea espansionista della NATO verso est e ne rafforzerà la presenza in prossimità delle frontiere della Russia“, aggiungendo che tali piani sono “nutriti da molto tempo e la crisi ucraina è semplicemente un pretesto per iniziarne l’attuazione“. La dichiarazione avvertiva espressamente che l’interferenza della NATO in Ucraina porterà all’escalation delle tensioni in Ucraina e al sabotaggio della via alla pace e, più sinistramente, “ad approfondire la spaccatura nella società ucraina“.
La linea di fondo è che il vertice NATO in Galles ha formalizzato lo status di avversario della Russia. L’ambito della sicurezza in Europa è cambiata in modo fenomenale, ed è inevitabile che ci siano conseguenze strategiche. Sarebbe una coincidenza, o meno, che sei navi della Flotta del Nord della Russia si siano dirette verso le isole della Nuova Siberia, nell’Artico, per ricostruirvi la base navale sovietica abbandonata nel 1993.

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