di Giovanni Giacalone Fonte: L'intellettuale dissidente
Quali sono gli effetti economici delle sanzioni? Come stanno vivendo questa fase a Mosca? Lo abbiamo chiesto a S.Z. (l'intervistato ha chiesto di rimanere dell'anonimato), intermediario commerciale russo che da anni collabora con aziende italiane.
Intervista a cura di Giovanni Giacalone
Che effetti stanno avendo le sanzioni sulla vita dei cittadini russi in Italia e sulla tua attività?
Faccio
una premessa spiegando il mio ruolo tra Italia e Russia. Sono un
intermediario per italiani che vogliono fare affari in Russia e per
russi che vogliono fare affari in Italia. Il mio lavoro consiste nel
dare appoggio, con servizi e gestione per quanto riguarda le iniziative
per possibili affari tra i due paesi. Collaboro molto con le sedi delle
camere di commercio di entrambi i paesi. Per quanto riguarda gli effetti
delle sanzioni, diciamo che sono stati un boomerang per tutti i miei
clienti Italiani, ciò lo dimostra il calo di domanda di prodotti , beni o
servizi da parte delle aziende russe. Personalmente mi hanno colpito in
parte poiché, come realtà, ci appoggiamo ad altre opzioni. Sia nel
turismo, nell’agroalimentare che nella moda, il calo nei mesi estivi ha
creato parecchi danni alle aziende italiane medio piccole . Ho visto
chiudere quindici aziende Italiane tra Veneto,Lombardia e Emilia
Romagna.
In Russia invece? Hanno avuto effetti sulla vita quotidiana delle persone?
In
Russia le aziende italiane sono state subito sostituite con fornitori
trovati su altri mercati, per giunta più competitivi. Solo nelle prime
settimane c’è stata un po’ di lentezza. Comunque si sapeva già cosa
sarebbe successo. Il danno è stato contenuto poiché, come ho spiegato
prima, abbiamo potuto parare verso altri mercati emergenti e assai
competitivi. Non credo che i russi saranno dispiaciuti se manca il vino
Italiano o le mele polacche.
Come interpreti le sanzioni, quali sono i reali obiettivi secondo te?
Le
sanzioni le interpreto come una provocazione contro la Russia con il
fine di indebolirla ma il reale obbiettivo degli Stati Uniti è
indebolire l’Europa, soprattutto a livello economico. Solo l’Italia dal
mercato Russo perderà 4.5 miliardi ( stima calcolata da camera di
commercio Italiana a Mosca). Che effetto hanno avuto le sanzioni sulla
vita quotidiana? Nessun effetto tangibile.
In Russia come viene vista la situazione per quanto riguarda le sanzioni? Sono tutti compatti o c’è qualche malumore?
Vi
dirò, noi Russi siamo gente molto pratica con esperienza riguardo ai
mutamenti nell’economia. Nessuno, fino ad ora, ha criticato l’operato
del governo, poiché tutti capiscono e comprendono ciò che sta accadendo.
Anche se non vi sarà facile credermi, i media da noi raccontano e
spiegano benissimo ciò che sta succedendo. Posso confermare che c’è
unità, del resto non si può pensare alla Russia di oggi come alla Russia
di 23 anni fa.
Importantissimo
poiché l’Ucraina fa parte del progetto di apertura doganale, con un
mercato totale di quasi 180 milioni di persone. Essendo l’ucraina un
paese di 54 milioni di abitanti, potete comprendere che importanza
abbia. Un’importanza, aggiungo, non solo economica ma soprattutto
culturale, storica che lega queste due nazioni da sempre. E non solo,
non avere l’Ucraina come partner vuol dire avere la NATO vicino di casa,
la quale da sempre non ha rispettato precedenti accordi presi.
I rapporti commerciali e culturali, da sempre molto forti, tra Italia e Russia, subiranno dei ridimensionamenti irreversibili?
Putin
ha detto che tutte quelle aziende che andranno via dalla Russia
perderanno il mercato russo e saranno sostituite da aziende ancora più
competitive. Quindi di sicuro i rapporti commerciali saranno
compromessi. Spero che i rapporti culturali non si ridimensionino, anche
perché a livello culturale i due paesi si sono sempre influenzati
reciprocamente.
Che senso ha per l’Italia andare a compromettere una relazione così importante?
Non
ha senso, ma non solo per l’Italia, anche per gli altri paesi UE. Noi
la vediamo come un suicidio dell’economia UE ma, soprattutto, per
l’economia Italiana che, senza il mercato russo, ne soffrirebbe. E si
vedono di già i primi effetti boomerang delle sanzioni contro la Russia.
Come viene percepita la costante espansione della Nato/UE verso est?
Dopo
il crollo dell’Unione Sovietica ci sono stati degli accordi di non
espansione che sono stati regolarmente violati dalla NATO. Diciamo che
queste ultime provocazioni non sono le prime. Come potete ben
comprendere è in atto una guerra fredda, ormai non più per ideologie
diverse (comunismo e capitalismo) ma, per un mondo unipolare o
multipolare. La Russia è pronta a rispondere a tutte le provocazioni sia
a livello economico e politico che militare, e sarà sempre pronta al
dialogo per il bene della pace mondiale.
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