domenica 28 settembre 2014
L'Ucraina dell'Est non molla: “I fascisti di Kiev non ci batteranno”
Fonte: Tribuno del popolo
L’Ucraina è a un passo dalla guerra civile ma in Ucraina dell’Est la popolazione non vuole saperne di arrendersi alla giunta di Kiev, che non viene vista come legittima e imparziale bensì come in mano a estremisti di destra.
“Fashism ne proedet”, il “Fascismo non passerà“, questo è uno degli slogan che va per la maggiore nel Donbass, da Sloviansk fino a Donetsk, scritto sui cartelli o declamato a gran voce dai manifestanti. I “fascisti” per la gente del posto sono quelli della giunta di Kiev, e purtroppo non è solo propaganda dal momento che le foto dei militanti del Pravij Sektor hanno fatto il giro del mondo così come i filmati delle sedi del Partito Comunista dati alle fiamme, così come i candidati alla presidenza rapiti e picchiati dalle bande di estrema destra. E’ il neofascismo che Ue e Usa non vogliono vedere, non si capisce se per dolo o ingenuità, e ironia della sorte sono molti i “sinistri” in Europa che accusano Mosca di mire espansionistiche fasciste sull’Ucraina. Anche “La Stampa” ha mandato sul posto inviati che non possono che constatare il sentimento popolare locale, e infatti il quotidiano torinese ha pubblicato un reportage di Michela Iaccarino nel quale si da voce ai cosiddetti manifestanti “filorussi”. Anche questa etichetta ci sembra una insopportabile semplificazione dal momento che molti dei manifestanti che sono scesi in piazza contro Kiev lo hanno fatto perchè non si sentono rappresentati da essa e sono spaventati, non perchè sono in realtà collaborazionisti al soldo di una potenza straniera come i media vorrebbero far credere a una opinione pubblica sempre più intorpidita. “Quelli non sono ucraini, sono eurofascisti, servi americani“, hanno detto alla Iaccarino i manifestanti dell’Est, “fratelli slavi che ci aiutano a resistere all’avanzata dell’esercito, un esercito che difende i nuovi padroni fascisti, l’Europa, la Nato, non noi“. E intanto ci sono già i primi morti tra i manifestanti contrari alla giunta di Kiev dopo che l’esercito ucraino è arrivato nella regione, fatto che rende più vicina la guerra civile. Ma su una cosa almeno i media occidentali dovranno modificare il tiro: i manifestanti “filorussi” sono convinti di opporsi a un governo fascista, anche per questo nonni e nipoti si sono presentati in piazza con i simboli della Resistenza del 1945 contro il nazismo. Anche per questo il paragone tra Hitler e Putin fa ancora più ridere.
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