Su invito del Presidente russo Vladimir Putin, il
Segretario Generale del Partito Comunista del Vietnam Nguyen Phu Trong
s’è recato in visita ufficiale in Russia dal 23 al 26 novembre. Si va
così intensificando e rafforzando la partnership strategica tra i due
paesi, che affonda le proprie radici nella storica amicizia fra Vietnam
ed Unione Sovietica.
Nel corso del suo viaggio in Russia, il Segretario
Generale Nguyen Phu Trong ha avuto colloqui non soltanto col Presidente
Vladimir Putin, ma anche con le altre più significative cariche dello
Stato, come il Primo Ministro Dmitry Medvedev, col Presidente del
Consiglio Federale dell’Assemblea Nazionale V. Matvienko, col Presidente
della Duma di Stato I. Melnikov. Non è poi mancato un importante
incontro anche con una delegazione del Partito Comunista della
Federazione Russa, durante il quale sono stati rimarcati gli stretti
legami che uniscono i due partiti. Altri importanti appuntamenti sono
stati la visita alla Tomba del Milite Ignoto, al Mausoleo di Lenin, al
monumento ad Ho Chi Minh, così come gli incontri con le associazioni e
le istituzioni che lavorano nell’ambito dei rapporti tra Russia e
Vietnam.
Le relazioni tra i due paesi hanno ripreso ad
intensificarsi in seguito alla visita di Vladimir Putin in Vietnam alla
fine del 2013, e si stanno rapidamente evolvendo in una partnership
strategica vera e propria, conclamata, i cui effetti più positivi già si
prospettano all’orizzonte. Non a caso nel corso di quest’incontro Putin
e Trong hanno affermato che la cooperazione dovrà estendersi a tutti i
campi. Anche i rapporti tra il Partito Comunista del Vietnam e “Russia
Unita”, così come con altri partiti russi, non verranno sottovalutati:
cooperazione dunque non soltanto economica e commerciale, focalizzata
sulle imprese, ma anche politica, incentrata sulle istituzioni.
Naturalmente la parte economica, in tutta questa
collaborazione russo-vietnamita, è quella preponderante, con la
dichiarazione congiunta dei due leaders di operare in sintonia per
raggiungere entro il 2020 l’obiettivo di un interscambio commerciale
pari a 10 miliardi di dollari. A tal proposito meritano una particolare
menzione delle istituzioni appositamente create come il Comitato
Intergovernativo per la Cooperazione Vietnam-Russia, coadiuvato da altri
non meno importanti sottocomitati. Ciò sarà propizio anche ad un altro
importante obiettivo perseguito da ambo le parti, ovvero il
raggiungimento di un Accordo di Libero Scambio fra il Vietnam ed i paesi
dell’Unione Eurasiatica, composta da Russia, Bielorussia e Kazakistan.
Ma quali sono i settori economici maggiormente
coinvolti da tutta questa collaborazione? Si parla prevalentemente
d’estrazione e lavorazione dei minerali, d’industria, d’energia e
d’altri settori minori ma comunque non periferici. Importantissimo, per
esempio, è l’accordo in materia d’energia nucleare che vedrà la Russia
costruire in Vietnam, con le tecnologie più avanzate, la centrale di
Ninh Thuan 1. A tal proposito è bene sottolineare come la Russia
provvederà anche alla formazione di studiosi e tecnici in materia
nucleare presso le proprie università.
Anche le compagnie petrolifere e metanifere russe,
come Gazprom e Rosfnet, potranno operare in Vietnam con risultati più
consistenti rispetto al passato. La raffineria Dung Quat sarà per
esempio modernizzata ricorrendo a tecnologia russa. Va detto, a
riguardo, che gli obiettivi in campo energetico che il Vietnam si
propone per il 2030 sono davvero molto ambiziosi.
Anche altre compagnie russe, statali e non, saranno
coinvolte nella dinamica economia vietnamita: gli accordi spaziano
dall’aviazione civile alle costruzioni navali, senza dimenticare il
settore ferroviario. La Russia procederà a sviluppare in Vietnam
un’industria ferroviaria moderna e del tutto autosufficiente.
Non può essere trascurato, in tutta questa fioritura
d’accordi russo-vietnamiti, il settore dell’agroalimentare. La ricerca
di un costante miglioramento degli standard qualitativi determinerà
anche una collaborazione nel campo veterinario, con l’obiettivo di
raggiungere sostanziali progressi anche in ambito zootecnico.
Ovviamente tutti questi settori necessiteranno di una
forte sinergia anche in ambito accademico, e qui entra in gioco la
cooperazione tra i due paesi per dar vita all’University of Technology
of Vietnam, con risorse culturali russe, così come al Centro per la
Tecnologia e la Ricerca Scientifica Tropicale Vietnam-Russia. La
sinergia scientifica fra i due paesi abbraccerà anche il sistema di
navigazione satellitare russo GLONASS, che in Vietnam sarà ulteriormente
sviluppato ed implementato.
Ma non è soltanto l’aspetto scientifico, per quanto
di fondamentale importanza, a ricevere l’attenzione delle due parti. Per
garantire alle imprese russe e vietnamite un clima favorevole ed
incoraggiante per investire ed operare, si darà un forte impulso alla
Bank of Vietnam-Russia, il cui ruolo per i progetti a lungo termine, in
particolare in materia di petrolio ed energia, è indubbiamente
strategico.
Non mancano, infine, com’è ovvio e giusto che sia,
anche accordi tesi a potenziare il turismo russo in Vietnam così come a
ridurre l’immigrazione clandestina, fenomeno comunque già fortemente
ridimensionato dalle misure assunte in passato.
Questo per quanto riguarda la natura economica
dell’incontro tra Vladimir Putin e Nguyen Phu Trong, perché la loro
intenzione è d’estendere la collaborazione russo-vietnamita in tutti gli
ambiti possibili. Un’iniziativa certamente lodevole è quella di voler
recuperare e tramandare ai posteri la storica amicizia fra i due popoli,
risalente come minimo alla comune vittoria nella Seconda Guerra
Mondiale e rafforzatasi con l’aiuto offerto dall’Unione Sovietica nei
conflitti successivi, con la Francia e gli Stati Uniti. Tanto Putin
quanto Trong hanno rinnovato il loro rifiuto di qualsiasi ingerenza da
parte di potenze straniere negli affari interni di un singolo Stato
sovrano, atteggiamento notoriamente in contrasto con tutti i principi
del diritto internazionale.
E’ stato ribadito il comune punto di vista nella
condanna e nella lotta al terrorismo, compresa la sua più recente
diramazione tecnologica costituita da quello informatico, così come il
desiderio di voler affrontare congiuntamente le sfide poste dal
cambiamento climatico globale, che impegna tutte le potenze industriali,
vecchie e nuove, ad operare in maniera sostenibile per l’ambiente.
L’incontro tra i due leaders, riportano le agenzie, si è svolto in un clima di profonda cordialità.
Fonte: http://nguyenphutrong.net/viet-nga-ra-tuyen-bo-chung-tiep-tuc-tang-quan-he-doi-tac-chien-luoc.html
Tratto da: Stato e Potenza
Filippo Bovo
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