di Giulietto Chiesa -
Lifenews (rete tv russa) ha dato la registrazione di un colloquio privato del governatore di Dnepropetrovsk, l’oligarca Ihor Kolomoyskyi (tratto in inganno da una finta telefonata).
Ecco i passaggi più interessanti: l’abbattimento del Boeing “è stato una sciocchezza” e “una pura casualità” . Inoltre “nessuno voleva distruggerlo”. Ancora: “hanno mirato su uno e hanno colpito un altro”. Con l’aggiunta: “tu capisci bene, questo succede quando faccende serie vengono messe in mani che non sono quelle giuste. Come risultato ne è venuta fuori una sciocchezza”.
Ammazzare 298 persone è “una sciocchezza”? Se gli autori di quell’operazione fossero stati i ribelli,Kolomoyskyi l’avrebbe definita così? E quali sarebbero state le “cose serie” che non sono state affidate alle “mani giuste”? E come maiKolomoyskyi conosce così tante cose circa l’abbattimento del Boeing, visto che l’inchiesta non è stata conclusa e anzi gl’inquirenti ufficiali non hanno ancora detto quasi niente (mentre i servizi segreti tedeschi e tutte le fonti occidentali sparano – è il caso di dirlo – conclusioni palesemente false)?
Vogliamo tentare una spiegazione? L’aereo malaysiano passò sui cieli di Varsavia alle ore 15:44; l’aereo di Putin intersecò la sua rotta, sopra Varsavia, alle ore 16:21 (orari di Mosca). Il Canale Uno della Tv russa riferì questi dati il giorno dopo l’abbattimento. Si aggiunga che non solo le dimensioni dei due aerei erano molto simili, ma anche i colori sulla carlinga.
A distanza di tre-quattro chilometri e con velocità relative molto alte un errore di identificazione è estremamente facile.
La “faccenda seria” era dunque uccidere il presidente russo?
Fonte: Megachip
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