Cuba è in primissima fila nella lotta all’#Ebola. Ora all’Avana hanno lanciato un primo corso di prevenzione dalla malattia in America Latina. A oggi Cuba ha circa 4.000 cooperanti in Africa, di cui il 50% sono personale medico.
L’Ebola uccide ma uccide anche l’indifferenza. Senza aiuti sul campo e senza una adeguata preparazione in loco infatti il rischio è che l’epidemia di ebola si diffonda sempre di più in Africa ma anche altrove. Nel mondo globalizzato degli spostamenti in aereo infatti il rischio che qualche malato di Ebola arrivi in Europa o negli Stati Uniti è reale, così come è reale il rischio della psicosi. Cuba è un paese che per quanto riguarda gli investimenti nel settore sanitario rappresenta un fiore all’occhiello a livello mondiale e lo ha confermato anche questa volta rispondendo presente al grido di aiuto lanciato dai paesi africani colpiti dall’epidemia. Dall’Avana sono arrivati in Liberia, Sierra Leone e Guinea centinaia di medici ed infermieri, e Cuba ha dimostrato di essere sempre disponibile ad aiutare a differenza di tanti altri paesi che sono però sempre pronti ad additare Cuba come una “dittatura”. Proprio Cuba all’inizio di questa settimana ha dato avvio al primo corso di prevenzione dall’ebola in America Latina. Si tratta di un corso ben strutturato con una formazione frontale di cinque giorni cui partecipano anche rappresentanti della regione e del Mozambico. L’iniziativa è stata presentata nel corso di una riunione tecnica svoltasi all’Avana a fine ottobre e organizzata dall’Alleanza Bolivariana per i Popoli della NostraAmerica (Alba) per elaborare una risposta comune prima dell’arrivo possibile del virus nel continente. A fare materialmente le lezioni alcuni docenti dell’ Istituto di Medicina Tropicale “Pedro Kouri” (Ipk) dell’Avana, dell’Università degli Studi di Scienze Mediche dell’Avana e del Ministero della Sanità cubano. A oggi Cuna ha già inviato oltre 250 sanitari in Sierra Leone, Liberia e Guinea per fronteggiare l’epidemia di ebola che ha già ucciso quasi 5000 persone. Attualmente sono almeno 4000 i cooperanti mandati da Cuba in Africa, e la metà di loro sono medici.
Fonte: Tribuno del popolo
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