mercoledì 12 novembre 2014

Dopo il "Santo Graal energetico" il secondo storico accordo tra Mosca e Pechino mette fuori gioco il dollaro

 
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La luna di miele tra Russia e Cina prosegue. Il matrimonio l'ha celebrato Obama


Le relazioni tra la Russia e la Cina stanno attraversando una vera e propria luna di miele, la cui conferma è data dal recente incontro tra Putin e Xi Jinping domenica scorsa a margine del Forum di cooperazione Asia-Pacifico, Apec.
Per gli Stati Uniti questo è un chiaro segno che la sua attuale politica di sanzioni a tutti i costi spinge la Russia verso la Cina rafforzando la posizione di Mosca nel confronto globale. Inoltre i nuovi accordi commerciali tra Cina e Russia, in rublo e yuan, tentano di ridurre l’influenza del dollaro e ad espellerlo dalle operazioni comuni di investimento.
"Nel quadro della cooperazione [con la Cina] abbiamo intenzione di fare un uso più attivo delle monete nazionali" nelle transazioni tra i due Paesi. L'uso "promettente" di rublo e yuan ridurrebbe l'influenza del dollaro, secondo il presidente russo.

L’Apec è stata creata nel 1989 per consolidare la crescita e la prosperità dei paesi del Pacifico. I punti all'ordine del giorno più importanti sono legati al commercio, al coordinamento economico e alla cooperazione. Integra numerosi paesi dell’Asia, Russia, Stati Uniti e Canada. Cile, Messico e Perù sono i rappresentanti dell'America Latina.

I leader hanno discusso questioni relative alla cooperazione bilaterale e ai rilevanti problemi internazionali e regionali, e hanno verificato le posizioni di entrambi i Paesi sulle principali questioni all'ordine del giorno del vertice Apec e del prossimo G20.
Pechino e Mosca hanno firmato un memorandum sulla cooperazione in materia di fornitura di gas naturale russo verso la Cina attraverso la via occidentale. In totale, i due paesi hanno firmato 17 documenti di particolare importanza. Secondo il ministro dell'energia russo, Alexander Novak, nello spazio del vertice Apec si sono negoziati anche un certo numero di progetti di cooperazione tra i due paesi nel settore energetico.

Inoltre, il presidente russo Vladimir Putin e il leader cinese Xi Jinping hanno discusso la possibilità di effettuare i pagamenti in valuta cinese in diversi settori, secondo l'addetto stampa di Putin, Dmitry Peskov.

Lo scorso maggio, durante la visita di Putin in Cina, i presidenti hanno dichiarato l'inizio di una nuova fase di cooperazione e di interazione strategica. Inoltre, si sono ricordati i vecchi impegni di “offrirsi reciprocamente un solido sostegno su questioni relative ai loro interessi fondamentali, come la sovranità, l'integrità e la sicurezza del territorio".  Questa è una bella chiara allusione alla possibilità di un'alleanza militare su cui né Mosca né Pechino hanno apertamente detto nulla fino ad ora, secondo quanto riporta El Espia digital.

Questa posizione è anche rafforzata dall'improvvisa accelerazione delle relazioni economiche russo-cinesi.

Nel mese di maggio si è firmato un importante contratto per la costruzione del gasdotto di alimentazione della Siberia e la fornitura di gas naturale alla Cina stimato in 400.000 milioni di dollari. E questa è solo la via orientale: si stanno conducendo anche negoziati su un percorso occidentale, che reindirizza al gas trasportato in Cina verso l'Europa dalla Siberia occidentale. Questa flessibilità è estremamente utile per la Russia.

Nel mese di ottobre, il consorzio di governo Rosneft ha dichiarato la vendita alla società petrolifera statale cinese CNPC di una quota del 10% delle azioni del progetto di sviluppo del più grande giacimento di petrolio in Siberia occidentale. La stessa società cinese ha acquisito il 20% del capitale di una impresa di gas naturale nella penisola di Yamal della compagnia Novatek. A quanto pare, la Russia ha finalmente aperto alla Cina l'accesso allo sfruttamento del sottosuolo.

Sono anche in fase di negoziazione i progetti di costruzione della prima linea ferroviaria ad alta velocità Mosca-Kazan che coinvolge la China Railway Construction Corp. Il volume di questo progetto ammonta a 10.000 milioni di dollari, con la prospettiva di estendere la linea fino a Pechino. Huawei Technologies contempla progetti di scala simili nel campo della telefonia mobile.

Per coprire tali operazioni, le banche statali dei due paesi hanno firmato accordi swap in rubli e yuan per un importo di 25.000 milioni di euro. Questo permetterà di evitare le sanzioni occidentali che vietano prestiti in banche estere, e aiuterà la Cina a risparmiare sulle riserve di valuta estera.

Durante la visita di Putin in Cina nel maggio scorso, il gigante russo Gazprom e la China National Petroleum Corporation hanno firmato un contratto per la vendita del gas russo attraverso la 'via orientale' per un volume di 38.000 milioni di metri cubi all'anno per 30 anni. Il valore totale del contratto è 400.000 milioni, diventando così il più grande progetto della storia tra i due paesi.
Nel settore del trasporto aereo, la Russia e la Cina hanno raggiunto un accordo di cooperazione nel settore della produzione di un aeromobile che diventerà un concorrente di Boeing e Airbus.
Nel mese di aprile, la Cina ha proposto alla Russia di produrre congiuntamente e mantenere una "flotta" di centrali nucleari, secondo quanto ha annunciato la società statale russa Rusatom Overseas.


Fonte: L'Antidiplomatico

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