Di Daniele Bernava
L’Europa nel corso della sua storia millenaria ha attraversato periodi davvero difficili, d’altronde è stato il teatro principale delle due guerre mondiali. Un periodo particolarmente delicato lo sta attraversando anche adesso, attanagliata da una crisi economica-politica e sull’orlo di una crisi di nervi per la guerra in Ucraina.
Quest’ultima è una vera e propria patata bollente che sembra non volersi più raffreddare, si passa da momenti distensivi a vere e proprie minacce “apocalittiche”, visto che “il Presidente russo Vladimir Putin ritiene che gli Stati Uniti vogliano sottomettere la Russia, ma nessuno è riuscito a farlo e non riuscirà mai” (1).
Possibile che in Europa si stia preparando la strada alla Terza Guerra Mondiale? Secondo Paul Craig Roberts, noto giornalista statunitense, la risposta è affermativa ed egli arriva ad una drammatica conclusione: “L’arroganza di Washington impone una scelta difficile in Russia: vassallaggio o guerra” (2).
La conclusione di Roberts può sembrare esagerata ma, alla luce delle pressioni del senatore repubblicano MacCain sul Presidente degli USA Barack Obama affinché fornisca armi all’Ucraina (3), forse non è fantascientifica.
In Ucraina sembra che abbiano le spalle coperte, tanto è vero che il Presidente Poroshenko spavaldamente proclama di essere “preparato a una guerra totale contro la Russia” (4). E’ evidente persino ai non addetti ai lavori che, senza il sostegno della NATO, l’Ucraina verrebbe messa fuori combattimento nel giro di poco più una settimana in una guerra aperta contro Mosca.
Poroshenko si è lasciato andare a dichiarazioni aberranti, dove arriva a trovare analogie tra l’ tragedia dell’Holodomor e il contesto odierno nel Donbass (5). Non vi può essere paragone alcuno tra quell’immane evento e ciò che sta accadendo nell’Ucraina orientale. E’ da irresponsabili fomentare ancor di più lo scontro con riferimenti alla storia passata, già le ideologie del 900 vengono strumentalizzate per giustificare “politicamente” l’odio verso l’avversario, ma evidentemente ciò serve ai propri interessi, non importa se ciò rischia di compromettere in maniera permanente i rapporti tra due popoli (russo ed ucraino).
La Presidentessa della Lituania, Dalia Grybauskaite, ha definito la Russia uno stato terrorista e ha dichiarato che il conflitto in Ucraina potrebbe estendersi nel resto d’Europa (6).
Queste evidenti provocazioni trovano come risposta una grande strategia da parte di Mosca, la quale abilmente sta contenendo le sanzioni occidentali e sta portando un contrattacco che, a lungo termine, metterà alle strette gli Stati Uniti ed i loro alleati. La strategia occidentale sta tenendo artificialmente bassi i prezzi del petrolio e dell’oro, favorendo il dollaro statunitense, per fiaccare l’economia russa. L’Occidente paga la Russia in dollari (per acquistare le sue risorse energetiche) il cui potere di acquisto è aumentato su petrolio e oro dalle manovre occidentali. Putin in tutto ciò usa i dollari per ritirare oro fisico dall’occidente dal prezzo denominato in dollari USA e quindi artificialmente abbassato dallo stesso occidente. Questa geniale strategia russa metterà all’angolo l’Occidente, che si ritroverà a fare come il cane che si morde la propria coda. Resta ben poco da dire, una vera e propria trappola dell’oro.
Putin attraverso queste contromosse si sta mostrando abile come un grande maestro di scacchi che ha preparato la summenzionata trappola dell’oro (7), ma non è solo, con lui vi sono abilissimi consiglieri, come Sergey Glazyev. Nulla da aggiungere, scacco matto.
La strategia del Cremlino sta andando oltre, visto che sembra proprio voler sostenere concretamente quei partiti filorussi in Europa, infatti tramite sua intercessione, il Front National di Marine Le Pen reperirà finanziamenti utili alle proprie compagne elettorali (8), in vista delle elezioni presidenziali del 2017.
L’Occidente e i suoi vassalli sbraitano aggressivamente, sembrano proprio non avere una strategia adatta ad affrontare la questione, le incoscienti esternazioni di MacCain, Poroshenko e Grybauskaite, danno ulteriore conferma.
Il dissenso tra i giornalisti occidentali sembra diffondersi, William Pfaff, altro giornalista americano, accusa l’errata strategia di Obama in Ucraina, definendola ipocrita (9).
In tutto ciò prova a gettare acqua sul fuoco la bistrattatissima Federica Mogherini, capo della politica estera della UE, mirando a riavviare la collaborazione con la Russia, pur non definendola più “partner strategico”, ma un “Paese strategico”, rammentando i legami storici, culturali ed economici tra Europa occidentale e Russia, inoltre ha auspicato anche la concessione di autonomia per il Donbass. (10).
Un quadro decisamente complesso, in cui ritroviamo aggressività e incoscienza, ma anche assertività e abilità diplomatiche.
In noi europei speriamo che prevalgano le ultime due doti, decisamente più costruttive per il bene comune per il nostro travagliatissimo continente.
Riferimenti:
1) http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_18/Putin-gli-USA-vogliono-sottomettere-la-Russia-4739/
2) http://www.paulcraigroberts.org/2014/11/23/opening-gates-world-war-iii-paul-craig-roberts/
3) http://thehill.com/policy/defense/224619-mccain-graham-call-for-us-to-arm-ukrainians
4) http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ucraina-poroshenko-pronti-guerra-totale-con-la-russia-0365a695-2918-4d41-91fe-97ca6fd7ffbd.html?refresh_ce
5) http://euromaidanpress.com/2014/11/23/poroshenko-sees-terrible-analogies-between-holodomor-and-the-donbas-war/
6) http://www.baltictimes.com/news/articles/35799/#.VHSZFouG-Sp
7) http://fortruss.blogspot.it/2014/11/grandmaster-putins-golden-trap.html
8) http://www.corriere.it/esteri/14_novembre_24/arrivo-nove-milioni-banca-putin-l-ascesa-le-pen-ab2672fa-73a3-11e4-a443-fc65482eed13.shtml
9) http://www.japantimes.co.jp/opinion/2014/11/21/commentary/world-commentary/obama-is-wrong-on-ukraine/#.VHSWj4uG-So
10) http://kurier.at/politik/inland/interview-mogherini-will-restart-mit-russland/98.707.167
Fonte: Millennium
L’Europa nel corso della sua storia millenaria ha attraversato periodi davvero difficili, d’altronde è stato il teatro principale delle due guerre mondiali. Un periodo particolarmente delicato lo sta attraversando anche adesso, attanagliata da una crisi economica-politica e sull’orlo di una crisi di nervi per la guerra in Ucraina.
Quest’ultima è una vera e propria patata bollente che sembra non volersi più raffreddare, si passa da momenti distensivi a vere e proprie minacce “apocalittiche”, visto che “il Presidente russo Vladimir Putin ritiene che gli Stati Uniti vogliano sottomettere la Russia, ma nessuno è riuscito a farlo e non riuscirà mai” (1).
Possibile che in Europa si stia preparando la strada alla Terza Guerra Mondiale? Secondo Paul Craig Roberts, noto giornalista statunitense, la risposta è affermativa ed egli arriva ad una drammatica conclusione: “L’arroganza di Washington impone una scelta difficile in Russia: vassallaggio o guerra” (2).
La conclusione di Roberts può sembrare esagerata ma, alla luce delle pressioni del senatore repubblicano MacCain sul Presidente degli USA Barack Obama affinché fornisca armi all’Ucraina (3), forse non è fantascientifica.
In Ucraina sembra che abbiano le spalle coperte, tanto è vero che il Presidente Poroshenko spavaldamente proclama di essere “preparato a una guerra totale contro la Russia” (4). E’ evidente persino ai non addetti ai lavori che, senza il sostegno della NATO, l’Ucraina verrebbe messa fuori combattimento nel giro di poco più una settimana in una guerra aperta contro Mosca.
Poroshenko si è lasciato andare a dichiarazioni aberranti, dove arriva a trovare analogie tra l’ tragedia dell’Holodomor e il contesto odierno nel Donbass (5). Non vi può essere paragone alcuno tra quell’immane evento e ciò che sta accadendo nell’Ucraina orientale. E’ da irresponsabili fomentare ancor di più lo scontro con riferimenti alla storia passata, già le ideologie del 900 vengono strumentalizzate per giustificare “politicamente” l’odio verso l’avversario, ma evidentemente ciò serve ai propri interessi, non importa se ciò rischia di compromettere in maniera permanente i rapporti tra due popoli (russo ed ucraino).
La Presidentessa della Lituania, Dalia Grybauskaite, ha definito la Russia uno stato terrorista e ha dichiarato che il conflitto in Ucraina potrebbe estendersi nel resto d’Europa (6).
Queste evidenti provocazioni trovano come risposta una grande strategia da parte di Mosca, la quale abilmente sta contenendo le sanzioni occidentali e sta portando un contrattacco che, a lungo termine, metterà alle strette gli Stati Uniti ed i loro alleati. La strategia occidentale sta tenendo artificialmente bassi i prezzi del petrolio e dell’oro, favorendo il dollaro statunitense, per fiaccare l’economia russa. L’Occidente paga la Russia in dollari (per acquistare le sue risorse energetiche) il cui potere di acquisto è aumentato su petrolio e oro dalle manovre occidentali. Putin in tutto ciò usa i dollari per ritirare oro fisico dall’occidente dal prezzo denominato in dollari USA e quindi artificialmente abbassato dallo stesso occidente. Questa geniale strategia russa metterà all’angolo l’Occidente, che si ritroverà a fare come il cane che si morde la propria coda. Resta ben poco da dire, una vera e propria trappola dell’oro.
Putin attraverso queste contromosse si sta mostrando abile come un grande maestro di scacchi che ha preparato la summenzionata trappola dell’oro (7), ma non è solo, con lui vi sono abilissimi consiglieri, come Sergey Glazyev. Nulla da aggiungere, scacco matto.
La strategia del Cremlino sta andando oltre, visto che sembra proprio voler sostenere concretamente quei partiti filorussi in Europa, infatti tramite sua intercessione, il Front National di Marine Le Pen reperirà finanziamenti utili alle proprie compagne elettorali (8), in vista delle elezioni presidenziali del 2017.
L’Occidente e i suoi vassalli sbraitano aggressivamente, sembrano proprio non avere una strategia adatta ad affrontare la questione, le incoscienti esternazioni di MacCain, Poroshenko e Grybauskaite, danno ulteriore conferma.
Il dissenso tra i giornalisti occidentali sembra diffondersi, William Pfaff, altro giornalista americano, accusa l’errata strategia di Obama in Ucraina, definendola ipocrita (9).
In tutto ciò prova a gettare acqua sul fuoco la bistrattatissima Federica Mogherini, capo della politica estera della UE, mirando a riavviare la collaborazione con la Russia, pur non definendola più “partner strategico”, ma un “Paese strategico”, rammentando i legami storici, culturali ed economici tra Europa occidentale e Russia, inoltre ha auspicato anche la concessione di autonomia per il Donbass. (10).
Un quadro decisamente complesso, in cui ritroviamo aggressività e incoscienza, ma anche assertività e abilità diplomatiche.
In noi europei speriamo che prevalgano le ultime due doti, decisamente più costruttive per il bene comune per il nostro travagliatissimo continente.
Riferimenti:
1) http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_18/Putin-gli-USA-vogliono-sottomettere-la-Russia-4739/
2) http://www.paulcraigroberts.org/2014/11/23/opening-gates-world-war-iii-paul-craig-roberts/
3) http://thehill.com/policy/defense/224619-mccain-graham-call-for-us-to-arm-ukrainians
4) http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ucraina-poroshenko-pronti-guerra-totale-con-la-russia-0365a695-2918-4d41-91fe-97ca6fd7ffbd.html?refresh_ce
5) http://euromaidanpress.com/2014/11/23/poroshenko-sees-terrible-analogies-between-holodomor-and-the-donbas-war/
6) http://www.baltictimes.com/news/articles/35799/#.VHSZFouG-Sp
7) http://fortruss.blogspot.it/2014/11/grandmaster-putins-golden-trap.html
8) http://www.corriere.it/esteri/14_novembre_24/arrivo-nove-milioni-banca-putin-l-ascesa-le-pen-ab2672fa-73a3-11e4-a443-fc65482eed13.shtml
9) http://www.japantimes.co.jp/opinion/2014/11/21/commentary/world-commentary/obama-is-wrong-on-ukraine/#.VHSWj4uG-So
10) http://kurier.at/politik/inland/interview-mogherini-will-restart-mit-russland/98.707.167
Fonte: Millennium
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