di Paul Craig Roberts
Fonte:
controinformazione
L’ultima
bugia di Washington, che questa volta viene dalla NATO, è che la
Russia abbia invaso l’Ucraina con 1.000 soldati e artiglieria
motorizzata.
Come facciamo a sapere che è una bugia? Forse perché
non abbiamo sentito che menzogne dalla NATO, dall’ambasciatrice
statunitense all’ONU Samantha Power, dall’assistente segretario di
stato Victoria Nuland, da Obama e il tutto il suo regime di bugiardi
patologici, e dai governi britannico, tedesco e francese, oltre che
dalla BBC e dal complesso dei media occidentali? Questa ovviamente
sarebbe già una buona ragione per sapere che l’ultima propaganda
occidentale è una bugia, visto che i bugiardi patologici di punto in
bianco non si mettono a dire la verità.
Ma ci sono ragioni ancora migliori per capire che la Russia non ha invaso l’Ucraina con 1.000 soldati.
Una di queste è che Putin ha investito pesantemente nella diplomazia,
supportandola con un comportamento non provocatorio. Certo non
rischierebbe di compromettere la diplomazia inviando soldati in numero
peraltro non sufficiente ad ottenere un effetto decisivo.
Un’altra
ragione è che, se Putin decidesse di non avere alternativa all’invio
dell’esercito per proteggere i residenti russi in Ucraina orientale e
meridionale, manderebbe soldati in numero tale da sbrigare il lavoro in
fretta, come fece in Georgia quando l’esercito georgiano, addestrato
da USA e Israele, invase l’Ossezia del Sud e venne distrutto in poche
ore dalla risposta russa. Se doveste sentire che 100.000 soldati,
accompagnati da copertura aerea, hanno invaso l’Ucraina, ecco questa
sarebbe un’affermazione più credibile.
Una terza ragione è che
l’esercito russo, per fermare i bombardamenti sulla popolazione russa
effettuati dal governo fantoccio di Washington a Kiev, non avrebbe
bisogno di inviare soldati in Ucraina. L’aviazione russa potrebbe
facilmente e rapidamente distruggere l’aviazione e l’artiglieria
ucraina, fermando così l’attacco ucraino alle province secessioniste.
Solo
due settimane fa, dal britannico Guardian e dalla BBC era stato
diffuso un resoconto inventato secondo cui un convoglio corazzato russo
era entrato in Ucraina ed era stato distrutto dall’esercito ucraino.
Due settimane prima di quello avevamo la bufala delle immagini
satellitari presumibilmente fornite dal Dipartimento di Stato USA e che
il corrotto ambasciatore statunitense a Kiev aveva diffuso sui social
media, secondo cui le forze russe stavano sparando in Ucraina. Tra una o
due settimane avremo un’altra bugia, e una o due settimane dopo di
quella ne avremo un’altra, e così via.
Sulla maggioranza delle
persone, l’effetto cumulativo di bugie su bugie risulta nell’opinione
che la Russia non stia facendo niente di buono. Una volta consolidata
questa opinione, i governi occidentali potranno procedere contro la
Russia con mosse più gravi.
La presunta entrata di 1.000 soldati
russi in Ucraina è stata dichiarata dal brigadiere generale della NATO
Niko Tak “una significativa intensificazione dell’interferenza militare
russa in Ucraina”.
La campionessa delle bugie Samantha Power ha
detto al Consiglio di Sicurezza USA che “la Russia deve smetterla di
mentire.” L’ambasciatore britannico all’ONU ha affermato che la Russia è
colpevole di “una chiara violazione della sovranità del territorio
ucraino.” Il primo ministro britannico Cameron ha avvertito la Russia
di “ulteriori conseguenze”. La cancelliera tedesca Merkel ha annunciato
che ci saranno più sanzioni. Un consigliere del Consiglio di Sicurezza
tedesco ha dichiarato che “la guerra contro la Russia è un’opzione.”
Il ministro degli esteri polacco Sikorski ha definito il presunto
episodio come un’aggressione russa che richiede una risposta
internazionale. Il presidente francese Hollande ha dichiarato il
comportamento della Russia “intollerabile”. Il consiglio di sicurezza
ucraino ha imposto la leva obbligatoria.
La spinta suicida dei
leader europei verso la guerra contro la Russia è interamente basata
sull’evidente bugia che 1.000 soldati russi siano entrati in Ucraina.
Ovviamente i media occidentali vi hanno dato seguito a passo serrato.
La BBC, la CNN e Die Welt sono tra i più spericolati e irresponsabili.
La
montagna di bugie accumulata dai governi e dai media occidentali ha
oscurato la storia vera. Ossia: il governo USA ha orchestrato il
rovesciamento del governo legittimo dell’Ucraina e imposto a Kiev il suo
burattino. Il governo burattino di Washington ha quindi cominciato a
minacciare e perpetrare violenza contro le popolazioni russe degli ex
territori russi annessi all’Ucraina dai leader sovietici.
La gente russa in Ucraina orientale e meridionale ha resistito alle minacce.
Washington
accusa continuamente il governo russo di supportare la popolazione nei
territori che hanno votato per separarsi dall’Ucraina. Non ci sarebbe
guerra, dice Washington, se non fosse per il supporto russo.
Ovviamente, però, Washington potrebbe facilmente fermare la violenza
ordinando al suo governo marionetta a Kiev di fermare i bombardamenti
sulle province ex russe. Se la Russia può dire ai “separatisti” di non
combattere, altrettanto può dire Washington a Kiev.
I fatti
portano alla sola conclusione che Washington è determinata a
coinvolgere l’Europa in una guerra contro la Russia, o almeno in un
distacco armato, al fine di rompere i rapporti politici ed economici tra
Europa e Russia.
I leader europei si prestano al gioco perché i
paesi europei, con l’eccezione della Francia di Charles de Gaulle, non
hanno più avuto politiche estere indipendenti dalla fine della seconda
guerra mondiale. Seguono la guida di Washington e sono ben pagati per
farlo.
L’incapacità dell’Europa ad esprimere una leadership
indipendente condanna al fallimento la diplomazia di Putin. Se le
capitali europee non possono prendere decisioni indipendentemente da
Washington, per la diplomazia di Putin non esiste campo di
applicazione.
Da notare che la nuova bugia sull’invasione russa è
stata diffusa proprio il giorno successivo all’incontro tra Putin e il
vassallo ucraino di Washington, per assicurarsi che nulla di buono
potesse derivare dall’iniziativa diplomatica in cui Putin aveva
investito tempo ed energie.
L’unico interesse di Washington è
l’egemonia. Washington non ha interesse a risolvere la situazione da
essa stessa creata per portare disagio e confusione in Russia. A meno
che la situazione non venga risolta dal collasso economico ucraino, più
Putin aspetta a risolverla con la forza, più difficile tale compito
diventerà.
Fonte: Paul Craig Roberts
Traduzione : Anacronista
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