domenica 9 novembre 2014

L’ammissione di Kiev: “Bande nazionaliste fuori controllo”

 L’ammissione di Kiev: “Bande nazionaliste fuori controllo”

Anche Kiev è costretta ad ammettere che nel Sud-Est sono attive unità ultranazionaliste “finite fuori controllo”. Ue e Usa però continuano a tacere sulla presenza di neonazisti che commettono crimini di guerra, questo mentre Mosca ha accusato il governo ucraino di aver violato gli accordi per pacificare la situazione nel Donbass. 
Fin quando a denunciarlo erano dei semplici blog in molti potevano accusarli di faziosità, rinunciando a vedere con i propri occhi le svastiche e le croci celtiche dei neonazisti ucraini. In molti hanno preferito credere alla fiaba del Majdan con il ruolo di cattivo interpretato da Vladimir Putin, ma ora i nodi stanno letteralmente venendo al pettine. Il governatore pro-Kiev di Donetsk, Oleksandr Kikhtenko, ha infatti ammesso in un intervento tv che nel Sud-Est ci sono diverse unità delle forze ucraine, con all’interno elementi ultranazionalisti, che sono finiti “fuori controllo” e “stanno creando problemi nella regione“. Le autorità si starebbero occupando di prendere provvedimenti a questo proposito ma è impossibile crederci dal momento che i neonazisti ucraini compiono violenze indisturbati da oltre sei mesi senza che nessuno dei battaglioni neofascisti, vedi il Battaglione Azov, sia stato sciolto. L’Europa e gli Stati Uniti poi semplicemente non ne parlano, rendendo la situazione quasi grottesca anche alla luce del fatto che i crimini commessi sono sotto gli occhi di tutti, vedi ad esempio il Pogrom di Odessa. Intanto Mosca ha accusato l’Ucraina di aver grossolanamente violato gli accordi per la risoluzione pacifica del conflitto nell’Ucraina dell’Est, lo ha ribadito lo stesso ministro degli Esteri Lavrov con una nota con la quale ha denunciato che  Kiev ha intensificato le azioni militari con l’uso di mezzi pesanti“. Tale dichiarazione è arrivata all’indomani della dichiarazione di Kiev che ha annunciato di imporre il controllo dei passaporti alla frontiera con l’Est.  Secondo quanto deciso dal governo ucraino infatti, tutti i cittadini ucraini o gli stranieri dovranno presentare i propri passaporti per entrare o uscire nella zona sotto il controllo dei ribelli. Ovviamente però Ue e Usa interpretano a senso unico la crisi ucraina esecrando sempre e comunque solo le presunte violazioni russe, e autorizzando così indirettamente Kiev a procedere sempre oltre.

Fonte: Tribuno del popolo

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