domenica 9 novembre 2014

Germania. Dopo 24 anni cresce la nostalgia per la Ddr in Germania Est

 Germania. Dopo 24 anni cresce la nostalgia per la Ddr in Germania Est

In tedesco si chiama “Ostalgie”, e si intende con essa la nostalgia per la Repubblica Democratica Tedesca che ha cessato di esistere ormai 24 anni fa. Secondo il 15% degli abitanti dell’Est infatti, si viveva meglio nel socialismo reale della Ddr. La maggioranza sarebbe ancora convinta che con la riunificazione si stia meglio, ma la percentuale è scesa del 10% in dieci anni. 
A 24 anni dalla riunificazione delle due Germanie si da per scontato che il popolo tedesco sia ormai ben felice della ritrovata unificazione. Le cose in realtà, come spesso accade, sono molto più complesse e variano a seconda della prospettiva dalle quali le si guarda. Innanzitutto un pò di dati: il Pil pro capite delle regioni orientali della Germania è circa pari al 66% di quello occidentale, ma questa è solo una delle tante differenze che ancora sussistono tra l’Est e l’Ovest della Germania. Ben 16 milioni di tedeschi 24 anni fa sono stati obtorto collo o meno integrati in un sistema molto diverso dal loro,  e secondo dati di un sondaggio realizzato dalla  Infratest Dimap per la Mitteldeutscher Rundfunk (la tv pubblica di tre Länder orientali), per circa il 15% degli abitanti dell’ex Ddr si viveva meglio ai tempi del socialismo reale. Certo, in molti potrebbero obiettare che questo implica che il 75% degli ex abitanti della Ddr sarebbero invece più felici e soddisfatti di prima, ma se la Ddr era l’inferno sulla terra come ci viene raccontato da una certa pubblicistica, stupisce che circa due milioni di persone siano in preda all’ “Ostalgie”. E di questa nostalgia ormai si stanno occupando anche i media tedeschi dal momento che si tratta di un fenomeno non più ignorabile. Si tratta di un sostanziale sentimento di sbandamento patito da parte di migliaia di cittadini che sono nati e cresciuti nella Ddr e che vivono con difficoltà il processo di adattamento in una società ultracapitalistica importata e imposta dall’oggi al domani come il “bene assoluto”. Altro campanello d’allarme è che dieci anni fa, nel 2004, circa l’83% dei tedeschi della Germania Est aveva ammesso che con la riunificazione aveva migliorato di molto i propri standard di vita; oggi questa percentuale è scesa pericolosamente al 72%, segno che con la crisi economica molta della felicità democratica si sta dissipando. Sempre nel 2014 ben tre tedeschi dell’Est su quattro rimpiangono il sistema di sicurezza sociale, il sistema scolastico, la sicurezza per le strade e l’uguaglianza che si vivevano nell’ex Germania Est. Non solo, veniamo ora a un dato ancora più sorprendente per i “benpensanti” democratici che hanno imposto il modo di pensare agli europei negli ultimi anni; secondo una rilevazione di Klaus Schroeder, sociologo della Libera Università di Berlino, emerge che per quanto la Ddr venga rimpianta per ovvi motivi dai più vecchi, anche i giovani non hanno una cattiva idea del socialismo della Germania Est dal momento che “il 40% dei giovani i cui genitori hanno vissuto all’est non considerano la Ddr una dittatura“.

Fonte: Tribuno del popolo

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