venerdì 12 dicembre 2014

Per i comunisti, l'Ucraina si sta trasformando in una colonia

03 Dicembre 2014 

Fonte: Marx21

nuovogoverno ucraina da www.kpu.ua

Traduzione dal russo di Mauro Gemma Dichiarazione di Petro Simonenko in merito alla designazione di ministri stranieri 

La nomina di stranieri come ministri del governo rappresenta un'aperta violazione del principio di responsabilità politica. Poiché è assolutamente incomprensibile in che cosa consisteranno i rapporti tra la coalizione parlamentare e gli stranieri, sebbene abbiano acquisito la cittadinanza ucraina. 

E' l'opinione espressa dal leader del Partito Comunista di Ucraina, Petro Simonenko. 

Va notato che nel preambolo dell'accordo di coalizione sono scritte parole gravi: “Abbiamo la responsabilità politica di rispondere alle minacce che deve affrontare il nostro paese”. 

“Lo hanno scritto per passare la responsabilità direttamente ai “cacciatori di teste”?! Rileva il leader comunista. “E allora perché ci si è così dati da fare per indire elezioni anticipate se poi i partiti entrati in parlamento non dispongono di candidati preparati e in grado di attuare riforme e assolvere alle funzioni del potere?! E' un comportamento che si presta ad un unico giudizio: è stato un inganno intenzionale degli elettori”.

 In secondo luogo, ha continuato Petro Simonenko, l'attribuzione della cittadinanza ucraina non rimuove una serie di questioni giuridiche. “In Ucraina, la doppia cittadinanza è fuori legge. La legge rifiuta ministri stranieri come Natalya Jaresko cittadina degli Stati Uniti. Ciò significa che chi è al potere programma la palese violazione delle norme della legislazione ucraina”. 

 Inoltre, come ha ricordato il leader dei comunisti ucraini, la legge richiede l'obbligo per i funzionari ucraini della conoscenza e la padronanza della lingua ufficiale. “In quale lingua il ministro dello Sviluppo Economico e del Commercio interverrà di fronte alla Rada Suprema? In russo o in inglese? Sono curioso di vedere la reazione di quegli ultra-nazionalisti che si precipitavano sul podio mostrando i pugni, quando si parlava russo”. 

Tuttavia, sebbene il lato formale della questione potrebbe essere arrangiato attraverso una semplificazione della procedura, rimane aperto il problema di come vengano tutelati gli interessi nazionali. 

“Con il denaro dei contribuenti ucraini al governo ci sarà un ex dipendente del Dipartimento di Stato USA, Natalya Jaresko. Non stiamo forse permettendo l'accesso illimitato a informazioni sottoposte al segreto di Stato? Chi risponderà nel caso in cui questa persona, appena registrata come cittadina ucraina, dovesse trasferire ad altri le informazioni segrete? E a proposito, la cittadinanza concessa ha carattere temporaneo o permanente?” 

 E' vero, come ha osservato il leader del KPU, che la designazione di stranieri per la definizione delle riforme rientra in un ambito di liceità, ma tale pratica viene utilizzata solo nel caso essi siano impegnati in qualità di esperti, consulenti, consiglieri, ma non come membri del governo, vale a dire come persone che decidono direttamente la politica dello Stato: “E oltretutto in modo così massiccio. Per questa ragione, se vogliamo esprimere un giudizio sulle decisioni assunte dalle autorità, da un lato, siamo di fronte a una vera e propria manifestazione di impotenza, dall'altro alla consegna del controllo del potere direttamente all'estero”. 

“Perché al governo sono stati invitati gli stranieri? Si chiede Petro Simonenko, dando questa risposta: “In realtà non stiamo parlando di quali riforme si intenda attuare. Qui stiamo parlando della legalizzazione del controllo straniero del paese”. 

Va inteso che i centri di pressione straniera sull'Ucraina sono stanchi di “lavorare attraverso intermediari”, che si sono dimostrati inefficienti nella risoluzione dei compiti geopolitici che sono stati affidati loro: la loro corruzione costa troppo caro. Di qui l'idea di introdurre nell'apparato statale direttamente i propri agenti per assicurare il controllo esterno”. 

 Secondo il leader del Partito Comunista di Ucraina, non ci si deve stupire se dopo questo tipo di innovazione, verranno avanzate nuove “idee progressiste”. Ad esempio, l'idea dell'amministrazione coloniale. 

“E anche la logica delle autorità ucraine è comprensibile. Non avendo la minima idea di come affrontare i problemi che si sono accumulati nel paese, semplicemente non intendono assumere le proprie responsabilità”. 

Esattamente come è avvenuto con il precedente governo, si risponde semplicemente imprimendo un'accelerazione alla crisi politica, aumentando a dismisura la possibilità di un'esplosione sociale”, - ha dichiarato Petro Simonenko, aggiungendo che la legalizzazione del controllo esterno porterà a far si che un grande movimento sociale acquisirà un altro fondamentale aspetto: quello della lotta anticoloniale. 

Ufficio stampa del Partito Comunista di Ucraina

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