venerdì 12 dicembre 2014

È vero, combatto in Ucraina e sono nazista


Lettera a Popoff di Francesco Fontana. Ammette l’amicizia con Adinolfi e Delle Chiaie e la sua presenza da combattente (volontario) in Ucraina.
L’italiano che combatte in Ucraina tra le fila dei paramilitari nazisti Francesco Fontana, o meglio François Xavier Fontaine, ci ha scritto. E noi per dovere di cronaca abbiamo deciso di pubblicare il suo messaggio. A voi il giudizio. Mercenario è chi percepisce una paga, io sostengo la rivoluzione nazionale in Ucraina, viaggio a mie spese anche se mi in verità mi danno molte zuppe e anche “salo” (lardo) a volontà . Almeno lì la rivoluzione la fanno invece di passare le giornate su internet a fare i commissari politici antifascisti credendosi per questo rivoluzionari.
Non son militante di Casa Pound, quindi vi prego di non chiamarla in causa se siete onesti. Quella maglietta ha molti anni ed era un regalo destinato ad un ucraino a Zaparozhya. L’ho indossata su richiesta del destinatario del regalo per esprimere la mia italianità in occasione di una bella e commovente celebrazione religiosa precristiana in una foresta a sole undici ore di bus da Odessa, ove sono arrivato solo il 2.
In quanto ad Adinolfi e Delle Chiaie non hanno bisogno di qualcuno che parli al posto loro. Adinolfi poi mi sembra che abbia capito perfettamente come stanno le cose e chi è contro chi; cosa che ai rivoluzionari da tastiera pare molto difficile. Mi sembra anche che tenga una posizione molto equilibrata e costruttiva.
In quanto ai servizi è vero; li abbiamo incontrati spesso. Contro le nostre organizzazioni degli anni Settanta si sono mossi e parecchio, ci hanno calunniati, hanno provato a costruire prove e ci hanno anche sparato addosso. Sì i servizi li conosciamo, noi; come conosciamo la guerra qui. Non deliriamo, questo lo lasciamo ad altri.
Francesco
p.s. Stan era quasi un’altra vita fa…
Una riunione di ex militanti di Avanguardia Nazionale, in cui Stefano Delle Chiaie presenta il suo libro. In fondo a sinistra, in piedi si staglia la figura di Fontana.
Questo è il testo dell’articolo da pubblicato da Popoff:
Volontari italiani combattono in Ucraina inquadrati nelle fila degli squadroni paramilitari di Pravy Sektor. Sono loro stessi a rivelarlo. Volontari come Francesco Saverio Fontana, alias Francois Xavier Fontaine, alias Stan (il suo nome di battaglia). «Sono ad Odessa da ieri dove ho recuperato Ivan di SNA su richiesta di Kiev quando ci sparavano. Adesso lo accompagno su richiesta di Svaraslog», ha scritto il miliziano nazista. Non è chiar se si riferisce agli scontri avvenuti per le strade della città, oppure nella Casa dei Sindacati, teatro di una strage a opera di Pravy Sektor.
Fontana è buon amico del fondatore di Terza Posizione Gabriele Adinolfi e anche del fondatore di Avanguardia Nazionale Stefano Delle Chiaie. Egli è anche esponente di CasaPound Italia (a quanto pare non è vero), vicina proprio alle posizioni di Pravy Sektor. Secondo “Aurora”, Fontana sarebbe protetto dal nostro servizio segreto estero (Aise).
Una foto scattata dallo stesso Fontana il 23 febbraio scorso durante una manifestazione di Pravy Sektor.
Ma Fontana non sarebbe l’unico italiano a combattere con Pravy Sektor in Ucraina. Secondo fonti giornalistiche russe ce ne sarebbero anche altri. Conferma indiretta che arriverebbe anche dai dialoghi pubblici che si possono leggere sui social network tra personaggi appartenenti all’estrema destra.
«Si vis pace para bellum». «Se vuoi la pace prepara la guerra». Una frase di Vegezio, ma anche di Cicerone. La scritta compariva anche sul portone d’ingresso della fabbrica Deutsche Waffen und Munitionsfabrik, e passò a identificare i proiettili da essa prodotti col nome di “Parabellum”. Il braccio ritratto nella foto è proprio quello di Fontana, vestito in mimetica.

Fonte: Popoff

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