lunedì 8 dicembre 2014

IL MACCARTISMO, OSSIA LE "PURGHE" ORCHESTRATE DAGLI USA NEGLI ANNI '50


Il 19 agosto del 1954 gli USA, autoproclamatisi patria della democrazia, del liberalismo e della libertà, approvavano il Communist Control Act, con cui si imponeva di fatto lo scioglimento del partito comunista locale, il CPUSA.
Il CPUSA poteva contare soltanto nel 1944 su 80 mila iscritti ed era un'importante forza che agiva soprattutto nel settore sindacale.
Il provvedimento venne preso al culmine dell'isterica campagna maccartista (cui partecipò anche il futuro presidente Richard Nixon) all'insegna dell'anticomunismo, che vide anche la condanna a morte dei militanti comunisti Julius ed Ethel Rosenberg e un clima di terrore con cui si ottenne un'adesione pressochè totalitaria al regime vigente, obbligando al silenzio ogni voce dissidente, compresi artisti del calibro di Bertolt Brecht e Charlie Chaplin che furono costretti ad emigrare.
Diventava infatti impossibile lavorare per chi si professava comunista o mostrava simpatie in tal senso.

Vorremmo in definitiva sapere in base a quale principio se i capitalisti impongono lo scioglimento dei partiti comunisti sono democratici e liberali, mentre se i comunisti impongono lo scioglimento dei partiti capitalisti allora sono totalitari e dispotici...
 
Foto: IL MACCARTISMO, OSSIA LE "PURGHE" ORCHESTRATE DAGLI USA NEGLI ANNI '50

Il 19 agosto del 1954 gli USA, autoproclamatisi patria della democrazia, del liberalismo e della libertà, approvavano il Communist Control Act, con cui si imponeva di fatto lo scioglimento del partito comunista locale, il CPUSA. 
Il CPUSA poteva contare soltanto nel 1944 su 80 mila iscritti ed era un'importante forza che agiva soprattutto nel settore sindacale. 
Il provvedimento venne preso al culmine dell'isterica campagna maccartista (cui partecipò anche il futuro presidente Richard Nixon) all'insegna dell'anticomunismo, che vide anche la condanna a morte dei militanti comunisti Julius ed Ethel Rosenberg e un clima di terrore con cui si ottenne un'adesione pressochè totalitaria al regime vigente, obbligando al silenzio ogni voce dissidente, compresi artisti del calibro di Bertolt Brecht e Charlie Chaplin che furono costretti ad emigrare. 
Diventava infatti impossibile lavorare per chi si professava comunista o mostrava simpatie in tal senso.

Vorremmo in definitiva sapere in base a quale principio se i capitalisti impongono lo scioglimento dei partiti comunisti sono democratici e liberali, mentre se i comunisti impongono lo scioglimento dei partiti capitalisti allora sono totalitari e dispotici...

Nessun commento:

Posta un commento