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Il central economic work conference del 2014 è iniziato a Pechino Martedì. Nell’incontro annuale si esaminerà il progresso economico della Cina raggiunto nel 2014, e si mostreranno gli argomenti rilevanti per il 2015.
Il governo ha intenzione di fissare la crescita economica del prossimo anno al 7%, che per la prima volta sarà inferiore all’8%, obiettivo raggiunto per 8 anni consecutivi.
Il Presidente Xi Jinping ha già dichiarato che la crescita del 7% sarebbe comunque un risultato che renderebbe la Cina fra le economie maggiormente in crescita. Inoltre ha asserito che il paese ha bisogno di adattarsi ad un nuovo standard nel ritmo della crescita economica, restando tranquilli rispetto al rallentamento della crescita, non più a doppia cifra come negli anni scorsi.
Gli economisti Li Yining e Wu Jinglian hanno detto che il copione dei grandi investimenti per una forte crescita va abbandonato e secondo Li bisogna “dire addio ad un’espansione troppo vasta con un incremento annuo del PIL al 10%”.
Wu ha dichiarato che il pacchetto di stimolo dell’economia con prestiti di 4 e 10 miliardi (di yuan) come nel 2009 non è più sostenibile e ha sorretto soltanto i tre quarti della crescita al 10%. Ha poi sottolineato che il declino economico è inevitabile, ma che il piano di crescita a velocità media è più efficiente di qualsiasi politica economica attuata nel passato.
Il governo cinese, infatti sta cambiando la struttura della propria economia, passando dalla dipendenza dalle esportazioni fuori dal paese, all’evoluzione strutturale del mercato interno come base della crescita economica.
La previsione degli economisti di Bloomberg indicano che il giro di vite lanciato da Xi nel 2014 contro la corruzione incoraggerà la crescita del prodotto interno lordo tra lo 0,1 e lo 0,5 punti percentuali entro il 2020, una cifra attorno ai 70 milioni di dollari.
Durante il Summit dell’APEC del mese scorso Xi ha detto che gli investimenti esteri della Cina entro i prossimi dieci anni avranno un ammontare di 1,25 miliardi di dollari, che 500 milioni di turisti cinesi andranno in giro per il mondo ed il governo spenderà 40 milioni di dollari per far rivivere l’antica Via Della Seta, strada commerciale tra Asia ed Europa.
I 21 membri dell’APEC, includenti Russia, Giappone, Cina, Stati Uniti hanno lanciato le negoziazioni per l’area di libero scambio sostenuta dalla Cina, nonostante l’opposizione degli USA. L’area di libero scambio (Free Trade Area, FTA) se avviata, aggiungerà ben 2,4 miliardi di dollari all’economia globale secondo un sondaggio svolto recentemente del PECC (Pacific Economic Cooperation Council).
Traduzione di Mirco Coppola
Fonte: http://thebricspost.com/china-annual-economic-meet-begins-in-beijing/#.VIgG5TGG-WN
Tratto da: Stato e Potenza