Poco
dopo che la cosiddetta “primavera araba” ha sparso caos in Medio
Oriente, gli Stati Uniti ammisero di averne interamente finanziati,
addestrati e attrezzati i capi e di aver pesantemente armato i
terroristi anni prima; oggi il dipartimento di Stato degli Stati Uniti
ammette di essere dietro, attraverso una miriade di organizzazioni e
ONG, alle cosiddette proteste “Occupy Central” a Hong Kong. Il Washington Post riferisce in un articolo intitolato “Mentre Hong Kong scoppia la Cina stringe le viti sulla società civile“, che: “I
leader cinesi innervositi dalle proteste altrove quest’anno, hanno
costantemente rafforzato i controlli in Patria sulle organizzazioni
civiche sospettate di lavorare per le potenze straniere. La campagna
mira ad isolare la Cina dai pensieri sovversivi occidentali: come
democrazia e libertà di espressione, e dall’influenza in particolare dei
gruppi statunitensi che tentano di promuovere quei valori, dicono gli
esperti. Tale campagna esiste da tempo, ma è perseguita con vigore
rinnovato con il Presidente Xi Jinping, soprattutto dopo il
rovesciamento del presidente ucraino Viktor Janukovich dopo mesi di
manifestazioni di piazza a Kiev, viste come esplicitamente sostenute
dall’occidente”. Quindi, nell’articolo del Washington Post: “Un
esperto in politica estera, che ha parlato in anonimato discutendo di
un argomento delicato, ha detto che Putin ha chiamato Xi per condividere
le sue preoccupazioni sul ruolo occidentale in Ucraina. Tali
preoccupazioni sembrano essere filtrate in conversazioni tenutesi in
Cina, secondo i membri del gruppo della società civile. “Sono molto
preoccupati per le rivoluzioni colorate e per quello che succede in
Ucraina“, ha detto il manager dell’ONG internazionale, la cui organizzazione è finanziata dal National Endowment for Democracy (NED), accusata di sostenere le proteste nella piazza principale di Kiev, Majdan. “Dicono, ‘Il vostro denaro proviene dalle stesse persone. Chiaramente volete rovesciare la Cina’“.
Finanziata dal Congresso allo scopo esplicito di promuovere la
democrazia all’estero, la NED è vista da tempo con sospetto e ostilità
dalle autorità. Ma i sospetti si sono ampliati comprendendo gruppi
statunitensi come Fondazione Ford, International Republican Institute,
Centro Carter e la Fondazione Asia. Naturalmente, la NED e molte sue
controllate, come International Republican Institute e National
Democratic Institute, non “promuovono la democrazia”, invece
costruiscono la rete globale dell’amministrazione neo-imperiale
denominata “società civile”, che fa lega con molte cosiddette
“istituzioni internazionali” occidentali, a loro volta completamente
controllate da Washington, Wall Street, Londra e Bruxelles.
Mentre il Washington Post
vorrebbe far credere che la NED promuove la “libertà di espressione” e
la “democrazia”, gli interessi delle imprese finanziare rappresentate
nel CdA della NED non sono per nulla i campioni di tali principi, e sono
invece note per i loro principi opposti.
Il concetto di “promozione della
democrazia” degli Stati Uniti è scandaloso se si considera il loro
coinvolgimento nello scandalo globale della sorveglianza invasiva, nel
perseguire guerre uno dopo l’altra in tutto il pianeta contro la volontà
del popolo e sulla base di menzogne, nel brutalizzare ed abusare dei
propri cittadini con una polizia militarizzata che reprime i civili in
città come Ferguson, Missouri, facendo impallidire, in confronto, le
azioni della polizia cinese contro i manifestanti di “Occupy Central”.
“Promuovere la democrazia” è semplicemente la copertura per espansione
dell’agenda egemonica, ben oltre i confini ed a scapito della sovranità
nazionale di tutti i sottoposti, compresi gli statunitensi stessi. Nel
2011, furono pubblicate rivelazioni simili sull’ingerenza degli Stati
Uniti nella cosiddetta “primavera araba”, quando il New York Times
scrisse l’articolo “Gruppi USA hanno istigato le rivolte arabe”: “Numerosi
gruppi e individui direttamente coinvolti nelle rivolte e riforme nella
regione, come il Movimento Giovanile 6 aprile in Egitto, il Centro per i
diritti umani del Bahrain e attivisti come Entsar Qadhi, giovane capo
nello Yemen, sono stati addestrati e finanziati da gruppi come
International Republican Institute, National Democratic Institute e
Freedom House, un’organizzazione per i diritti umani senza scopo di
lucro di Washington”. L’articolo aggiungeva, riguardo alla NED in particolare, che: “Gli
istituti repubblicani e democratici sono affiliati ai partiti
democratico e repubblicano. Sono stati creati dal Congresso e finanziati
attraverso il National Endowment for Democracy, istituito nel 1983 per
incanalare le sovvenzioni per la promozione della democrazia nei Paesi
via di sviluppo. Il National Endowment riceve 100 milioni di dollari
ogni anno dal Congresso. Anche Freedom House riceve la maggior parte del
denaro dal governo statunitense, soprattutto dal Dipartimento di Stato”.
Il senatore guerrafondaio degli Stati Uniti John McCain, famoso per aver insultato il presidente russo Vladimir Putin e il predecessore del presidente Xi Jinping, nel 2011, promettendo che la sovversione degli Stati Uniti che spazzava il Medio Oriente sarebbe presto arrivata a Mosca e Pechino. The Atlantic in un articolo del 2011, “La primavera araba: ‘un virus che attacca Mosca e Pechino“, riferiva che: “(McCain) ha detto, “Un anno fa, Ben Ali e Gheddafi erano al potere. Assad non lo sarà l’anno prossimo. Questa primavera araba è un virus che attacca Mosca e Pechino”. McCain poi scese dal palco”. Considerando la natura palese del finanziamento estero non solo della “primavera araba”, ma anche di “Occupy Central“, e considerando caos, morte, destabilizzazione e distruzione presso le vittime della sovversione degli Stati Uniti, “Occupy Central” può essere riverniciata di nuova luce, con una folla di utili idioti volta a distruggere la propria Patria, il tutto abusando dei principi della “democrazia”, formulata da un’insidiosa tirannide straniera guidata da principi diametralmente opposti degli immensi interessi corporativo-finanziari che temono e attivamente vogliono distruggere la concorrenza. In particolare, tale egemonia globale mira a sopprimere la Russia riemergente come potenza mondiale, e ad impedire l’ascesa mondiale della Cina. Il programma regressivo di “Occupy Central” appoggiato dagli Stati Uniti e lo sfruttamento spudorato delle buone intenzioni dei tanti giovani irretiti dai loro espedienti, sono una minaccia altrettanto pericolosa della “minaccia” che essi dicono Pechino ponga ad Hong Kong e alla sua gente. Speriamo che il popolo cinese, e i popoli del mondo che cercano di vedere come “Occupy Central” si svolga, comprendano tale mossa eterodiretta, e la fermino prima che esiga il pesante pedaggio pagato dalle nazioni già sue vittime come Libia, Siria, Ucraina, Egitto e molte altre.
Il senatore guerrafondaio degli Stati Uniti John McCain, famoso per aver insultato il presidente russo Vladimir Putin e il predecessore del presidente Xi Jinping, nel 2011, promettendo che la sovversione degli Stati Uniti che spazzava il Medio Oriente sarebbe presto arrivata a Mosca e Pechino. The Atlantic in un articolo del 2011, “La primavera araba: ‘un virus che attacca Mosca e Pechino“, riferiva che: “(McCain) ha detto, “Un anno fa, Ben Ali e Gheddafi erano al potere. Assad non lo sarà l’anno prossimo. Questa primavera araba è un virus che attacca Mosca e Pechino”. McCain poi scese dal palco”. Considerando la natura palese del finanziamento estero non solo della “primavera araba”, ma anche di “Occupy Central“, e considerando caos, morte, destabilizzazione e distruzione presso le vittime della sovversione degli Stati Uniti, “Occupy Central” può essere riverniciata di nuova luce, con una folla di utili idioti volta a distruggere la propria Patria, il tutto abusando dei principi della “democrazia”, formulata da un’insidiosa tirannide straniera guidata da principi diametralmente opposti degli immensi interessi corporativo-finanziari che temono e attivamente vogliono distruggere la concorrenza. In particolare, tale egemonia globale mira a sopprimere la Russia riemergente come potenza mondiale, e ad impedire l’ascesa mondiale della Cina. Il programma regressivo di “Occupy Central” appoggiato dagli Stati Uniti e lo sfruttamento spudorato delle buone intenzioni dei tanti giovani irretiti dai loro espedienti, sono una minaccia altrettanto pericolosa della “minaccia” che essi dicono Pechino ponga ad Hong Kong e alla sua gente. Speriamo che il popolo cinese, e i popoli del mondo che cercano di vedere come “Occupy Central” si svolga, comprendano tale mossa eterodiretta, e la fermino prima che esiga il pesante pedaggio pagato dalle nazioni già sue vittime come Libia, Siria, Ucraina, Egitto e molte altre.
Copyright © 2014 Global Research
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
Nessun commento:
Posta un commento