La sorpresa di Putin
Fonte: Aurora sito
Konstantin Dushenov nel 1977-1987 ha prestato servizio
nella Flotta del Nord della Marina sovietica, a bordo dei sottomarini
nucleari Projekt 671RTM e 667A come comandante addetto al gruppo missili
e siluri.
I
nuovi missili da crociera navali russi neutralizzano la potenza
militare statunitense nella grande regione geopolitica da Varsavia a
Kabul, da Roma a Baghdad. Il presidente Barack Obama, parlando alla
69.ma sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha definito
le azioni della Russia principale minaccia per il mondo, più grave del
terrorismo internazionale e del fondamentalismo islamico. I suoi
attacchi contro la Federazione russa sono nevrotici e fallaci. Cosa
disturba il presidente del Paese più forte del mondo? Uno dei motivi
potrebbe essere il dispiegamento dei nuovi missili da crociera navali
russi che Putin ha annunciato nell’ultima riunione a Novorossijsk,
neutralizzando la potenza e la superiorità militare di Washington nella
grande regione geopolitica tra Varsavia e Kabul, Roma e Baghdad. Ma
andiamo con ordine.
Il 10 settembre le agenzie di stampa russe riferirono che il Presidente
Putin guida personalmente la Commissione militar-industriale finora
guidata dal governo, ordinando di preparare la nuova versione della
dottrina militare della Russia entro dicembre 2014. Il Presidente ha
proposto di discutere in dettaglio quali sistemi d’arma dovrebbero
essere sviluppati, in modo da rispondere adeguatamente alle nuove
minacce. Putin aveva indicato le munizioni di precisione come
promettente direzione nello sviluppo del complesso industrial-militare,
sottolineando che lo sviluppo di tutte le componenti di tali armi sarà
necessario nei prossimi anni. Inoltre, il capo dello Stato ha detto che è
necessario creare modelli unificati di armi e attrezzature militari,
sottolineando che la Marina russa deve sviluppare nuove navi con sistemi
di armamento, controllo e comunicazione globale. Il capo dello Stato è
giustificato dal fatto che la Russia deve rispondere alle nuove minacce
alla sicurezza: gli Stati Uniti continuano la costruzione del sistema di
difesa missilistico ignorando i tentativi di negoziato della Russia.
Inoltre, parti di tale sistema sono sempre schierate in Europa e Alaska,
vicino ai nostri confini, ha detto. Inoltre, gli Stati Uniti sviluppano
la dottrina dell’attacco preventivo globale, ha aggiunto il presidente.
Ci sono altre cose realmente interessanti, ha detto Putin accennando ad
altre sorprese spiacevoli per i partner occidentali, concludendo con
sarcasmo che tali suggerimenti sono importanti per salvarli dalla futura
isteria. Innanzitutto, solo pochi hanno dato la dovuta attenzione alle
strane parole sull’isteria. La maggior parte degli analisti e
politologi, interpreti e commentatori, ha preso le parole di Putin come
mero discorso figurato, solita retorica volta a dimostrare
all’occidente, guidato da Washington, la determinazione del nostro
Presidente a difendere gli interessi nazionali russi. Solo pochi esperti
hanno preso sul serio le sue parole su sorpresa e isteria. Ma mentre
questi pochi si chiedono quali sorprese lo Zio Vova prepari per loro Zio
Sam, la situazione ha cominciato a chiarirsi.
Il 23 settembre Putin giunse a Novorossijsk per un incontro sullo
sviluppo del porto. Nel corso della riunione, l’Ammiraglio Vitko
riferiva sullo stato di avanzamento della costruzione della base della
Flotta del Mar Nero di Novorossijsk. In particolare, l’ammiraglio disse:
i sottomarini basati a Novorossijsk, dotati di missili da crociera a
lungo raggio e furtività, hanno un vantaggio qui superiore rispetto a
Sebastopoli. Quando il presidente ha chiesto della gittata di questi
missili, il comandante della Flotta del Mar Nero ha detto: oltre 1500
km. La base può ospitare otto sottomarini, ma per ora abbiamo intenzione
di averne sette. Alla fine del 2016 sarà completata. Tutti le reti TV
illustrarono la riunione e tutte le agenzie del Paese ne hanno scritto. E
allora? Un lettore medio potrebbe chiedersi. Per capire la portata di
questa “sorpresa”, prima di tutto è necessario dire qualche parola sui
sottomarini che presto saranno dislocati nella base navale di
Novorossijsk. Secondo i media i sottomarini sono del tipo Projekt 636.3,
una versione profondamente modernizzata dei Varshavjanka,
terza generazione dei grandi sottomarini diesel-elettrici della Marina
sovietica. La prima generazione erano i Projekt 641 chiamati
“Ferraglia”, la seconda, i Projekt 641B, fu chiamata “Gomma” per lo
scafo leggero elastico. Nel 1983 la terza generazione di questi
sottomarini, Projekt 877, fu completata e soprannominata Varshavjanka
per l’intento di fornire i sottomarini non solo alla Marina sovietica,
ma anche alle flotte dei nostri alleati del Patto di Varsavia. L’attuale
versione modernizzata di questo sottomarino porta il nome di Projekt
636. Originariamente il Varshavjanka non era attrezzato per trasportare missili. Lo sviluppo dei missili da crociera adattati ai Varshavjanka
iniziò solo nel 1983, quando i sottomarini del Projekt 877 furono
inclusi nelle forze da combattimento della Marina sovietica e la prima
dimostrazione di questi missili da crociera si svolse un decennio più
tardi, nel 1993. In un primo momento, il missile da crociera Birjuza (SS-NX-27) e poi il Kalibr (3M-54 Klub) furono progettati per il Projekt 877. La portata massima di questi missili è inferiore a 300 km, secondo fonti aperte.
Fin dall’avvio, il Projekt 877 Varshavjanka è il più grande e
potente sottomarino non nucleare nel mondo, e quindi il solo sottomarino
non nucleare al mondo dotato di missili. I missili inclusi tra le sue
munizioni sono i primi modelli di missili da crociera lanciati da tubi
lanciasiluri del diametro di 533 millimetri della nostra Marina. In
precedenza, solo missili balistici venivano lanciati da tali tubi
lanciasiluri: 81R, 83R, 84R e varianti. Utilizzarono testate nucleari
dalla metà degli anni ’70, e la combinazione missile-siluro dalla metà
degli anni ’80. La loro gittata non superava i 50 km. Ed ora il
comandante della Flotta del Mar Nero riferisce al Presidente della
Russia che questi sottomarini saranno armati con missili da crociera che
potranno colpire bersagli distanti oltre mille miglia!
Se tutto ciò è vero (e come potrebbe mentire l’ammiraglio al comandante
in capo) e i responsabili degli armamenti russi sono riusciti ad
inserire in un tubo lanciasiluri da 533 millimetri un missile da
crociera con una gittata di 1500 km, si tratta di un vero passo avanti e
di un risultato eccezionale della difesa nazionale. Inoltre, ciò
significa il completo fallimento della strategia militare statunitense e
il cambio qualitativo nell’equilibrio di potere a favore della Russia.
Ora, ogni nave da guerra della Marina russa, non solo un sottomarino ma
anche una nave di superficie, potrà divenire un vettore di missili
strategici. Perché strategici? Perché dotare tali straordinari sistemi
missilistici con testate nucleari è solo questione di tempo e di volontà
politica del Cremlino. Le navi di superficie richiedono una
spiegazione. Se questi nuovi missili a lungo raggio non superano le
dimensioni del sistema missilistico Kalibr, difatti installato sul Varshavjanka,
allora saranno nel munizionamento di qualsiasi nave attualmente dotata
dei Kalibr. Il fatto è che il Kalibr è facile da installare su qualsiasi
nave della Marina russa, dalle motomissilistiche agli incrociatori.
L’unico problema è il numero dei missili che dipende dal tonnellaggio
della nave. Finora si credeva che le caratteristiche del Kalibr non
consentissero l’uso di questi missili contro qualsiasi nave o bersaglio a
terra oltre i 300 km. Ora, attenzione per favore, abbiamo un’altra
sorpresa.
Il 29 settembre 2014 i media riferirono del vertice sul Caspio cui
hanno partecipato i capi dei cinque Stati rivieraschi: Russia, Iran,
Kazakistan, Turkmenistan e Azerbaijan. I partecipanti al vertice
concordarono una dichiarazione politica che esprime, per la prima volta,
l’accordo unanime sul futuro status del Mar Caspio. Vladimir Putin
commentava l’evento: “la cosa più importante che abbiamo concordato
per la prima volta, è una relazione riguardante i principi fondamentali
della cooperazione politica delle cinque controparti nel Mar Caspio. Gli
accordi riflettono interessi a lungo termine di tutti”. Disse
anche che la cooperazione tra i cinque Stati del Caspio rafforzerà la
sicurezza regionale. I cinque hanno deciso che la presenza di forze
armate straniere nella regione non sarà accettabile. Così, per i media,
le nove corvette missilistiche Projekt 21631 Bujan-M delle
unità da combattimento della Flotta russa del Mar Caspio diventano
particolarmente interessanti. Queste navi agili, equipaggiate con motori
a reazione e dal dislocamento di 950 tonnellate, possono anche essere
basate sul fiume Volga, se necessario. Sono progettate specificamente
come navi fluviali-marittime ma soprattutto, nonostante le loro piccole
dimensioni, sono dotate del sistema missilistico Kalibr, con
otto missili nel lanciatore verticale. Tre navi sono già in servizio, e
il resto arriverà nella flotta da combattimento entro il 2018.
Supponendo che saranno armati con missili convenzionali dalla gittata di
300 km, non è chiaro contro cui la Russia ha intenzione di utilizzarle
sul Mar Caspio. Uno di questi missili può affondare un
cacciatorpediniere, ma nessuno dei Paesi del Mar Caspio ha navi di
questa classe. I missili convenzionali possono solo distruggere bersagli
a terra sul territorio di Azerbaigian, Turkmenistan, Kazakistan e Iran,
assolutamente inutile oggi. Ma se assumiamo che il Bujan-M sarà equipaggiato con i nuovi missili a lungo raggio, come i Varashvjanka di Novorossijsk, tutto appare chiaro. Il trattato Intermediate-Range Nuclear Forces
firmato da Mosca e Washington nel lontano 1987 vieta ancora alla Russia
di schierare missili a terra dalla gittata superiore ai 500 km. Ma tale
divieto non riguarda missili superficie-superficie navali. Ciò
significa che i nove Bujan armati con la nuova super-arma
potranno distruggere 72 bersagli a una distanza di oltre 1500 km con un
lancio solo. Date le dimensioni del Caspio, diventata la base delle
corvette Bujan, è facile capire che copriranno la grande regione dell’Eurasia. E se si aggiungono i missili che verranno installati sui Varshavjanka
nel Mar Nero, copriranno uno spazio enorme. Varsavia e Roma, Baghdad e
Kabul, le basi della Sesta Flotta degli Stati Uniti nel Mediterraneo e i
suoi gruppi navali d’attacco, Israele e la maggior parte delle coste
meridionale del Mediterraneo, saranno sotto il tiro dei nuovi missili
russi. Tutto ciò assieme al fatto che gli Stati Uniti non possono
dispiegare forze per contrastare questa nuova inaspettata “minaccia
russa” dal Mar Nero e dal Caspio. La Convenzione di Montreux del 1936
l’impedisce nel Mar Nero e i leader del Caspio hanno appena annunciato
tolleranza zero verso una presenza militare straniera nella regione.
Nient’altro da dire, Putin ha preparato una bella sorpresa per i nostri
“partner statunitensi”. Dipartimento di Stato e Pentagono avranno di che
pensare nel tempo libero.
PS: un’altra cosa: qualcosa mi dice che non è l’ultima…
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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