Ricordando la lotta congiunta contro gli
occupanti nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, il Presidente
Putin ha sottolineato quanto sia importante oggi che le persone in
diversi Paesi ricordino a quali conseguenze terribili possono portare i
tentativi di raggiungere con qualsiasi mezzo dubbi obiettivi
geopolitici. Occorre fare di tutto per prevenire tali tragedie in
futuro, ha dichiarato il leader russo.
Purtroppo
il "vaccino" contro il virus nazista prodotto al Processo di
Norimberga, in alcuni Paesi europei è scaduto, ha dichiarato il
Presidente Putin. La prova evidente sono le aperte manifestazioni di
neo-nazismo, che sono diventate comuni in Lettonia e in altri Paesi
baltici. Di particolare interesse a questo proposito è la situazione in
Ucraina, dove nel mese di febbraio c’è stato un colpo di stato
anticostituzionale, che è diventato la forza trainante dei nazionalisti e
di altri gruppi radicali.
Oggi
il nostro debito comune è di opporci alla glorificazione del nazismo.
Dobbiamo resistere con forza contro i tentativi di rivedere i risultati
della Seconda Guerra Mondiale. Dobbiamo combattere con coerenza tutte le
forme e manifestazioni di razzismo, xenofobia, nazionalismo aggressivo e
sciovinismo.
Rispondendo alla domanda sulla
possibile riduzione delle forniture del gas russo verso l'Europa a causa
del debito dell'Ucraina e sulle prospettive del progetto "South
Stream", il Presidente Putin ha sottolineato che la Russia rispetta
pienamente i propri obblighi per la consegna del gas ai consumatori
europei e che intende approfondire ulteriormente la cooperazione con
l'UE nel settore dell'energia.
Negli
ultimi mesi, Gazprom ha aumentato rapidamente le riserve di gas nel
sottosuolo europeo. Queste misure hanno lo scopo di evitare problemi
durante il transito, garantire un ambiente più confortevole e superare
il picco di consumo in inverno.
Prendiamo in considerazione i rischi connessi con la crisi in Ucraina, ha detto il Presidente russo.
Siamo stati costretti a tagliare le forniture al Paese nel mese di
giugno di quest'anno, in quanto le autorità di Kiev hanno rifiutato di
pagare il gas già ricevuto. In tarda estate, inizio autunno di
quest'anno, c'è stata una serie di intense consultazioni trilaterali tra
Unione Europea, Russia ed Ucraina, durante le quali si sono discusse le
possibili soluzioni reciprocamente accettabili nella liquidazione del
debito ucraino per il gas, la ripresa delle forniture di carburante
verso l'Ucraina e il transito stabile di energia verso l’Europa. Siamo
pronti a proseguire le discussioni costruttive su questi temi.
Esiste
ancora il problema del transito attraverso il territorio ucraino, ha
riconosciuto il Presidente. Una soluzione ovvia è quella di
diversificare le rotte di approvvigionamento. A questo proposito, ci
aspettiamo che la Commissione Europea stabilisca al più presto,
finalmente, l'utilizzo della piena capacità del gasdotto "OPAL".
Inoltre, è necessario sbloccare la situazione del "South Stream". Questo
progetto darà un contributo significativo alla sicurezza energetica
europea totale. Ciò andrà a beneficio di tutti: della Russia e dei
consumatori europei.
E’ attendibile che
"Politica" ha fatto al Presidente Putin la domanda sulle sanzioni
economiche dell'UE e degli Stati Uniti, imposte contro la Russia. Qual è
il loro obiettivo finale e per quanto tempo possono durare?
Sarebbe
più corretto fare questa domanda ai leader degli USA e dell’UE, ritiene
Vladimir Putin. Non è la Russia, ha evidenziato il Presidente, che ha
contribuito al colpo di stato in Ucraina, che ha provocato l’attuale
grave crisi politica interna e la scissione civile. Proprio la presa di
potere anticostituzionale è stata il punto di partenza per gli eventi
successivi, anche in Crimea. Tenendo in considerazione la complessità e
l'imprevedibilità della situazione, i cittadini della Crimea,
proteggendo i loro diritti per la lingua madre, cultura, storia hanno
deciso di tenere il referendum in piena conformità con la Carta delle
Nazioni Unite, i cui risultati hanno portato l’adesione alla Russia.
I
nostri partner devono essere consapevoli che i tentativi unilaterali di
fare pressione sulla Russia, sono misure restrittive illegittime che
non portano ad una soluzione ma complicano soltanto il dialogo. Che tipo
di tentativo di calmare la situazione in Ucraina può essere discusso se
è stata presa la decisione sul nuovo pacchetto di sanzioni quasi
contemporaneamente con il raggiungimento degli accordi sulla promozione
del processo di pace? Se ciò che importa maggiormente è il desiderio di
isolare il nostro Paese, allora ciò è un obiettivo assolutamente assurdo
e illusorio. È chiaro che ciò sia impossibile da realizzare, poiché
naturalmente la salute economica dell'Europa e del mondo può subire
danni considerevoli.
Per
quanto riguarda la durata delle misure restrittive, ciò dipende anche
dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea. Da parte nostra ci sarà una
valutazione equilibrata dei rischi e degli impatti delle sanzioni,
risponderemo ad esse basandosi sugli interessi nazionali, ha dichiarato
il Presidente Putin nell'intervista al quotidiano serbo "Politica".
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