Il presidente russo in particolare evidenzia la situazione in Ucraina con il colpo di Stato trainato dai gruppi radicali
Basta glorificare il nazismo. Lo sostiene fermamente il presidente russo, Vladimir Putin, secondo il quale nelle condizioni attuali i paesi del mondo devono concentrarsi in una lotta congiunta contro “l’eroicizzare il nazismo” per evitare “più tragedie nel futuro”.
“Oggi, il nostro dovere comune è combattere la mitizzazione del nazismo, opporci fortemente agli intenti di revisione dei risultati della Seconda guerra mondiale, lottare costantemente contro tutte le forme e le manifestazioni di razzismo, xenofobia, nazionalismo aggressivo e sciovinismo”, ha detto il presidente russo in un’intervista concessa al quotidiano serbo “Politica”, alla vigilia della sua visita nel paese europeo. È prevista, infatti, la partecipazione di Putin agli eventi dedicati al 70° anniversario della liberazione di Belgrado dagli invasori nazisti.
“Purtroppo, il “vaccino”” contro il virus nazista prodotto nei processi di Norimberga sta perdendo il suo effetto in alcuni paesi europei”, ha detto Putin, facendo riferimento a “ manifestazioni evidenti di neonazismo che sono diventate comuni in Lettonia e in altri paesi baltici”.
"Di particolare interesse in questo senso è la situazione che si è generata in Ucraina, dove a febbraio c’è stato un colpo di stato incostituzionale, la cui forza trainante proveniva da nazionalisti e altri gruppi radicali", ha detto il presidente russo.
In precedenza avevamo anche riportato le dichiarazioni dell'esperta della Fondazione russa di cultura strategica, Olga Chetverikova, secondo la quale la rinascita del nazismo ucraino era un piano dell’occidente per creare il Quarto Reich in Ucraina.
Eppure l’Ue la pensa diversamente. Sapete chi c'è tra i candidati per il premio della libertà di pensiero Sakharov 2014? I “combattenti per la libertà” di piazza Maidan che hanno deposto il governo eletto democraticamente di Viktor Yanukovich nel febbraio scorso, come abbiamo in precedenza segnalato in un nostro articolo.
Fonte: L'Antidiplomatico
Nessun commento:
Posta un commento