martedì 3 giugno 2014

Difendere la Russia, difendere l’Italia

di Luca Tentori

Fonte: Stato e Potenza

Il 31 Maggio 2014, Stato e Potenza e l’associazione russa “вече” sono scesi in piazza a Roma per manifestare la vicinanza dell’Italia e del popolo italiano alla Federazione Russa, nell’attuale situazione. Ancora una volta i media italiani servi di una classe politica, indegna di questa definizione e completamente assoggettata agli interessi statunitensi, non hanno perso l’occasione di gettare fango sulla Russia, sui suoi cittadini e su coloro che resistono coraggiosamente nell’Ucraina Orientale al potere che si è insediato a Kiev, espressione della peggiore borghesia compradora locale e degli interessi euro-atlantici nella regione. Di fronte a questo sfacelo economico, culturale e nazionale, è più che mai necessario stabilire quale sia la verità e mobilitare quante più persone contro certi abomini. Alla manifestazione di Roma erano presenti circa 100 persone Italiani, Russi ed Ucraini. Con noi erano presenti anche i compagni dell’Associazione “Primi della Strada” di Terni ed il nostro grande amico Ouday Ramadan detto Soso, che ha espresso la vicinanza del popolo siriano, che da tre anni sta resistendo all’aggressione di cui è vittima, e la gratitudine verso la Russia per l’aiuto e il sostegno fornito nella lotta contro il terrorismo. I cittadini russi presenti hanno altresì espresso la propria condanna verso gli atti criminali del governo di Kiev, ribadendo come coloro che combattono nella Novorossija non siano terroristi, ma cittadini che vorrebbero soltanto vivere in pace ed in armonia, ma che sono stati costretti a prendere le armi per difendersi da questa aggressione. Non è mancata, come del resto ci si aspettava, una provocazione, nei fatti ridicola ed inconsistente, da parte di un sostenitore del governo ucraino. Nel complesso si può dire che, nonostante il quadro, a dir poco tragico, emerso dalle elezioni europee, dove il 40% dei votanti ha dato sostegno ad una formazione politica responsabile negli anni di aver dato il proprio sostegno al terrorismo islamico in Libia, in Siria e Jugoslavia, ed il cui segretario Matteo Renzi ha recentemente incontrato il premier ucraino Arsenij Yatseniuk, ribadendo così nuovamente la sua politica anti-italiana prona agli interessi atlantici, esiste un numero di italiani sempre maggiore che si sta rendendo conto di come i suoi governanti stiano sempre più trascinando l’Italia nel baratro e di come la stiano riducendo ad un mero avamposto da cui lanciare aggressioni agli stati sovrani dell’Eurasia.


*** Video-sintesi degli interventi della manifestazione

 
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