di
Fonte: La Voce della Russia
L’intervista che vi offriamo oggi ci è stata concessa da Luigi Marino,
ex senatore e personaggio di primo piano nell’associazione Maksim
Gorkji e l’ANPI di Napoli. Luigi, ci tiene a precisare che le sue
dichiarazioni sono espresse esclusivamente a titolo personale.
- Lei come ex partigiano ed antifascista, è preoccupato per gli eventi in Ucraina?
- Io sono più che preoccupato, preoccupatissimo!
Preoccupatissimo
perché il sistema mediatico ha adottato, in un certo qual senso, un
pensiero unico per quanto riguarda gli eventi in Ucraina, dimenticando
quello che è successo durante la Seconda Guerra Mondiale che costò 25
milioni di morti sovietici, e 50 milioni di feriti e di invalidi.
Quello
che sta avvenendo è assolutamente insopportabile. Quello a cui abbiamo
assistito è stato un vero e proprio colpo di stato, con il quale è stato
destituito un presidente legittimamente eletto. Nessuno osa dire queste
cose tranne qualche voce isolata, ma che purtroppo non riesce a
raggiugere il complesso del sistema mediatico.
- Secondo lei quel è la percezione italiana dei “benderovzy”?
-
La percezione italiana è completamente manipolata dal sistema
mediatico. L’opinione pubblica italiana ignora completamente quello che è
realmente avvenuto a Kiev …
- Perché secondo lei?
-
Perché a livello internazionale c’è una visione completamente
antirussa, con la quale si avalla tutto quello che è avvenuto. I mezzi
di comunicazione italiani non hanno assolutamente parlato dei poliziotti
bruciati per strada a Kiev, ma parla solamente delle vittime dall’altra
parte. Non si parla di gente che è stata prezzolata, forse anche
mercenaria, armata e sostenuta finanziariamente.
Tra
l’altro i primi provvedimenti di questa Rada, così com’è venuta a
formarsi dopo gli avvenimenti e l’assalto al Parlamento, sono stati due
provvedimenti assolutamente inaccettabili: l’abolizione del bilinguismo e
l’assunzione delle bande armate nel Ministero degli Interni.
- Secondo lei ci sono delle voce contrarie in occidente?
-
Voci contrarie ci sono ma non riescono a raggiungere il sistema
mediatico. Debbo dire che tranne qualche voce isolata, come quella di
Sergio Romano e quella di Giulietto Chiesa, c’è il silenzio totale!
Tutti gli altri tacciono perché hanno fatto una scelta anti Russia,
filoamericana e filo NATO.
-
Secondo lei che rapporti intercorrono tra i partiti di destra ucraina
come “Patria”, “Svoboda” e “Udar”, con i partiti di destra estrema
europea?
-
C’è un rapporto solidissimo che nessuno può negare. La cosa che poi
lascia perplessi, è che mentre questi movimenti di estrema destra sono
chiaramente antisemiti, ci sono stati una serie di personaggi di
estrazione ebraica come Henri Levy ed altri, che non hanno esitato a
portare la piena solidarietà a questi gruppi. E’ una cosa che non riesco
davvero a spiegarmi!
- Secondo lei, l’ANPI prenderà la sua posizione sulla vicenda?
-
Credo di sì. Ovviamente le posizioni vengono assunte dopo riunioni
formali. L’ANPI in genere, quando si tratta della violazione di principi
democratici è sempre intervenuta come intervenne nel momento della
violazione della nostra costituzione o in merito alla nostra legge
elettorale.
Vorrei però aggiungere una cosa …
- Certo ci dica.
-
Secondo me è molto grave parlare di ricatto in riferimento all’offerta
russa di 15 miliardi di Euro e di un prezzo speciale sulla fornitura di
gas e petrolio avvenuta in seguito alle offerte monetarie minime
dell’Europa affinché l’Ucraina accettasse il trattato di associazione.
Il
termine “ricatto” è stato adottato da tutto il sistema mediatico
italiano! Hanno ignorato che tutto questo era dovuto alle promesse fatte
dall’Europa, che ha illuso tante persone anche in buona fede. Tanti
ucraini in buona fede non hanno pensato che il loro Paese sia abitato da
ben cinquanta milioni di persone a cui l’Europa non avrebbe potuto
facilmente aprire le frontiere.
Nessun commento:
Posta un commento