Nonostante negli ultimi vent’anni l’Urss e il suo sistema politico siano presentati come la quintessenza del male, oggi il comunismo sovietico torna di attualità nel dibattito politico russo. Ben il 36% dei russi infatti ancora oggi riterrebbe il sistema politico sovietico il più desiderabile per il proprio Paese.
A distanza di oltre ventun anni dal dicembre 1991 il ricordo del comunismo e dell’URSS, almeno in Russia è ancora vivo. L’occidente ha pensato bene di cominciare una demonizzazione e una damnatio memoriae contro il comunismo che ha qualcosa di paradossale, visto e considerato che si preferisce ignorare che l’esperimento socialista ebbe un peso importante nel determinare la nascita e la crescita del welfare. Le tv presentano il comunismo sovietico sempre e comunque in modo negativo, al punto che il termine stesso “sovietico” è diventato pregno di accezione negativa e viene utilizzato per esprimere un giudizio più negativo e inappellabile su un’idea o una proposta. Tutto ciò però è frutto della manipolazione occidentale, una manipolazione di massa che ha finito per sovrapporsi alla realtà. In Russia però le cose vanno diversamente e a ventun anni dallo smantellamento del socialismo reale la maggioranza dei cittadini russi si dice ancora convinta che quel sistema sarebbe ancora oggi il migliore possibile. L’indagine è stata effettuata dal Centro Levada, un istituto russo di ricerche demoscopiche attendibile e serio, non sospetto di condurre operazioni politiche suggerite dall’alto né tantomeno di alimentare ad arte la Nostalghia. Dati alla mano secondo il sondaggio a oggi il 36% dei russi considererebbe il sistema politico sovietico come il migliore per il proprio Paese, contro il 22% che invece vorrebbe vivere in un sistema di democrazia occidentale, e contro il 17% che considererebbe come migliore il sistema di “democrazia” di Putin. Un anno fa le percentuali di gradimento erano rispettivamente del 29, 29 e 20 per cento, quindi cresce in modo importante la nostalgia nei confronti dell’URSS. C’è un’altro dato interessante, circa il 51% dei cittadini russi riterrebbe ideale il sistema di economia pianificata e di proprietà statale dell’Unione Sovietica contro il 21% che preferirebbe invece il libero mercato e la proprietà privata. E’ quindi chiaro che a distanza di ventun anni il sistema capitalistico non è riuscito a sostituire nel cuore dei russi il sistema sovietico che, per quanto largamente imperfetto, rappresentava comunque un sistema economico e sociale del tutto alternativo e per certi versi più avanzato. Se poi si vedono oggi le difficoltà attraversate dal capitalismo, ecco che si comprende il motivo della folle demonizzazione post-guerra fredda del comunismo. Il rischio di un crollo del capitalismo e di una vittoria postuma delle idee di Marx infatti. è sempre in agguato.
Fonte: Tribuno del popolo
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